Il vicesindaco Marco Marocco, che ha le deleghe alla protezione civile metropolitana, ha scritto una lettera all’assessore alla protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi per rimarcare la criticità in cui si trova la Città metropolitana di Torino nell’esercitare la funzione delegata.
“Con i recenti pensionamenti” spiega Marocco “la già insufficiente dotazione organica assegnata e che si ridurrà ulteriormente dopo l’estate a sole 2 unità, è diventata insostenibile”. Tanto che la sindaca della Città metropolitana aveva già scritto allarmata al presidente della Regione Cirio ben due volte, senza ottenere risposta.
“Mi rivolgo quindi a te che nella tua veste di amministratore pubblico ben conosci il valore e il ruolo del presidio territoriale e della attività di collegamento in materia di prevenzione” scrive Marocco a Gabusi “per segnalare l’assoluta necessità che la Regione Piemonte venga incontro alla Città metropolitana di Torino – quindi ai 312 Comuni afferenti – dotando la nostra struttura di almeno 10 unità di personale. In caso contrario, dubito che sia possibile proseguire da parte nostra l’impegno a fianco dei Comuni. Formalizzare l’impossibilità a esercitare la delega della Regione Piemonte in materia di protezione civile sarebbe una scelta dolorosa ma obbligata”.
Marocco aggiunge, a quanto fatto presente nella lettera, una riflessione: “Come per molte altre competenze che la legge Delrio ha tolto alle Province, anche in questo caso la sottrazione di risorse e personale porta via alla Città metropolitana il ruolo strategico di ente di area vasta, che ben conosce i Comuni del suo territorio e che è nella condizione ideale per orchestrare le necessità, a maggior ragione quando si tratta di emergenza. Cominciando, va ricordato, dal quotidiano lavoro di formazione e informazione che è la prevenzione, il primo e fondamentale passo per contrastare le avversità naturali”.