Il peso delle bollette di acqua, luce e gas è sempre più influente sui bilanci familiari. Ma in un caso si può evitare il conguaglio.
Le bollette di acqua, luce e gas rappresentano una parte significativa delle spese mensili per molte famiglie. Con l’aumento dei prezzi dell’energia e le crescenti preoccupazioni sull’impatto ambientale, gestire al meglio queste spese è diventato sempre più importante. Oggi vi spiegheremo come è possibile evitare i conguagli su acqua, luce e gas.
Preliminarmente, comunque, possiamo dirvi che il primo passo per gestire al meglio le spese energetiche è monitorare i consumi. Tieni traccia dei tuoi consumi di acqua, luce e gas nel corso del tempo per identificare eventuali tendenze o anomalie. Molte compagnie fornitrici offrono strumenti online per monitorare i consumi e analizzare i dati in modo da comprendere meglio le abitudini di consumo e individuare eventuali sprechi.
Investire in efficienza energetica può aiutarti a ridurre i consumi e abbassare le bollette. Considera l’installazione di dispositivi ad alta efficienza energetica, come lampadine a LED, elettrodomestici a basso consumo e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti. Inoltre, assicurati di sigillare eventuali perdite d’aria attorno alle finestre e alle porte e di isolare adeguatamente l’edificio per ridurre la dispersione di calore.
Anche piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono fare la differenza sulle bollette energetiche. Spegni le luci quando esci da una stanza, riduci al minimo l’uso degli elettrodomestici in standby, usa l’acqua in modo responsabile e regola la temperatura del termostato in modo da ridurre il consumo di energia. Anche lavare i vestiti a basse temperature e asciugarli all’aria aperta invece che in asciugatrice può contribuire a ridurre i costi energetici.
Se tutto questo non dovesse bastare, oggi è possibile evitare i conguagli di acqua, luce e gas. Secondo quanto stabilito dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il pagamento dei conguagli delle bollette di luce, gas e acqua non può più essere richiesto una volta trascorsi due anni dai consumi. Tuttavia, affinché questa norma abbia effetto, è necessario che l’utente presenti una contestazione formale.
Questo significa che una volta trascorso un periodo di due anni, il pagamento non può più essere richiesto. La disciplina della prescrizione biennale si applica sia alle bollette di luce e gas che ai pagamenti relativi ai servizi idrici. Tuttavia, è importante sottolineare che la cancellazione del dovuto pagamento non avviene automaticamente: è necessario che il cittadino presenti una contestazione formale.
Per contestare il pagamento dei conguagli delle bollette dopo due anni, è necessario compilare un apposito modulo messo a disposizione dalle aziende che gestiscono le forniture. Questo modulo deve essere inviato alla società competente, il quale dovrà prendere in considerazione la richiesta di prescrizione. In base alla legge n. 205/2017, le società di gestione delle utenze di luce, gas o acqua sono tenute a informare i consumatori della possibilità di fare riferimento alla prescrizione contemporaneamente all’emissione della bolletta o almeno 10 giorni prima della scadenza dei termini di pagamento. Infine, ricordate che il termine della prescrizione di due anni può essere interrotto in caso di diffida formale inviata tramite posta raccomandata o tramite posta elettronica certificata (PEC).
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