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Economia

Bollo auto diventa a rate ed eviti le multe per quelli passati, cambia tutto

Il bollo auto è una tassa annuale che viene applicata a tutti i veicoli circolanti su strada. Odiata, sì. Ma oggi si può rateizzare il pagamento.

Il bollo auto è una tassa che ogni proprietario di veicolo deve pagare annualmente per poter circolare legalmente sulle strade. Si tratta, a volte, di una spesa significativa, che pesa sui bilanci familiari. In pochi sanno che il suo pagamento può essere rateizzato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bollo auto: come rateizzare il pagamento – (lavocetorino.it)

Il bollo auto è una tassa annuale che viene applicata a tutti i veicoli circolanti su strada. Il suo importo varia in base a diversi fattori, tra cui la cilindrata del motore, la potenza fiscale, l’età del veicolo e il tipo di carburante utilizzato. Il calcolo del bollo auto dipende dalle normative vigenti nel paese di residenza del proprietario del veicolo. Veicoli con motori di maggiore cilindrata tendono ad avere un bollo auto più elevato. La potenza fiscale del veicolo, basata su fattori come la potenza del motore e le emissioni, può influenzare l’importo del bollo.

Per affrontare il bollo auto in modo efficiente, è importante tenere presente alcuni consigli: assicurarsi di conoscere la data di scadenza del bollo auto e pianificare di conseguenza il pagamento per evitare multe o sanzioni. Prima di pagare il bollo auto, confrontare le tariffe offerte da diverse agenzie o istituzioni per trovare la soluzione più conveniente. Prevedere il costo del bollo auto nel bilancio annuale e pianificare di conseguenza per evitare sorprese finanziarie. E, oggi, possiamo aggiungere: rateizzare. Ecco come.

Come rateizzare il pagamento del bollo auto

Il bollo auto, tra tutte le tasse, occupa un posto di rilievo tra quelle più odiate dagli italiani. Molti tendono ad evitare deliberatamente il pagamento, mentre altri, per distrazione o difficoltà finanziarie, possono accumulare degli arretrati. In queste situazioni, è importante essere consapevoli delle conseguenze e delle opzioni disponibili per risolvere la questione.

Si può rateizzare il pagamento del bollo auto – (lavocetorino.it)

Quando si riceve una cartella esattoriale per il bollo auto, è cruciale verificare la data di riferimento del debito. Potrebbe infatti capitare che il debito sia caduto in prescrizione, rendendo così non dovuto il pagamento. La prescrizione del bollo auto avviene dopo tre anni, calcolati a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza della tassa automobilistica. Se la notifica della cartella esattoriale avviene entro questo triennio, l’automobilista è tenuto a saldare gli arretrati del bollo auto.

In caso di notifica nel triennio, è possibile che si rischi il pignoramento del conto corrente o il fermo amministrativo del veicolo. Tuttavia, prima di intraprendere azioni esecutive, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione deve inviare un preavviso al contribuente. Quest’ultimo ha quindi trenta giorni di tempo per regolarizzare la propria situazione e, se necessario, richiedere un piano di rateizzazione del debito.

Una volta pagata la prima rata del piano di rateizzazione, il contribuente può continuare ad utilizzare il proprio veicolo, anche se il debito non è ancora stato completamente estinto. Questa soluzione offre un po’ più di respiro ai contribuenti per saldare gli arretrati senza subire immediate conseguenze come il fermo amministrativo.

Per importi fino a un massimo di 120 mila euro, è possibile ottenere una rateizzazione fino a 72 rate. Questa richiesta può essere effettuata direttamente online tramite il servizio “Rateizza adesso” nell’area riservata, oppure compilando il modello R1 e inviandolo via pec agli indirizzi specifici indicati nel modulo stesso.

Durante il periodo in cui si è in regola con i pagamenti delle rate, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione non attiverà nuove procedure esecutive o iscriverà nuovi fermi o ipoteche. È possibile pagare le rate utilizzando i moduli di pagamento allegati al piano di dilazione o optando per l’addebito diretto su conto corrente.

Claudio Rossi

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