Elena Santarelli ha mostrato la cura che sta facendo sui social, la show girl ha spiazzato tutti, pare che le serva per stare meglio.
Elena Santarelli sta seguendo una precisa terapia che le serve per stare meglio, la show girl è sempre stata molto diretta sui social e per questo ha voluto far vedere ai suoi followers cosa fa.
La moglie di Corradi non vuole nascondersi e proprio per questo senza problemi ha condiviso la foto del trattamento specifico che sta seguendo.
Elena Santarelli, il trattamento speciale che segue
Elena Santarelli ha 42 anni ed è in una forma strabiliante, la show girl ha un corpo perfetto che è frutto di un costante allenamento e di una alimentazione davvero molto sana. Adesso ha mostrato anche il trattamento che si fa per stare meglio.
Elena Santarelli in una delle sue storie Instagram ha fatto vedere che si sottopone a cicli di ozono terapia, ha condiviso l’immagine dal centro, specificando anche che non si tratta di pubblicità. Si tratta di una terapia che si fa per diverse ragioni, ha un’azione antinfiammatoria e principalmente la fa chi ha problemi di lombosciatalgia, lombocruralgia e cervicobrachialgia. Ma questo genere di trattamento può essere fatto anche per ragioni estetiche, per ridurre gli inestetismi della pelle.
Non si sa il motivo per cui Elena Santarelli si sottopone a questo genere di terapia, lei non l’ha specificato nella sua storia Instagram, potrebbe avere qualche dolore muscolare o potrebbe aver deciso di ridurre qualche inestetismo della pelle. Intanto la show girl pare stia vivendo un momento davvero sereno, il suo amore con Corradi procede a gonfie vele, per Pasqua si sono regalati un meraviglioso viaggio a Tokyo.
Il periodo più buio sembra essere ormai passato, anni fa il figlio della coppia ha lottato contro un tumore che per fortuna è riuscito a sconfiggere. Elena Santarelli all’epoca aveva deciso di raccontare tutto, con la speranza che la sua esperienza potesse servire d’aiuto a chi come lei si trovava a vivere un momento del genere. Da quel momento la show girl ha iniziato a fare molto associazionismo, soprattutto negli ospedali.
Ha fatto tesoro di questa terribile esperienza, scrivendo anche un libro, dove ha raccontato tutto quello che lei e il figlio hanno provato. Anche questo è stato un modo per condividere la sua esperienza.