Avete sentito parlare della cosiddetta pensione 64+19? Per molti esperti è un’opzione molto conveniente. Entriamo nel dettaglio.
Si fa un gran parlare della cosiddetta pensione 64+19. Per alcuni esperti di diritto pensionistico e fiscale, si tratta, in questo momento, dell’opzione più interessante per chi desidera ritirarsi dal mondo del lavoro. Ma di cosa si tratta esattamente? Proviamo a fare chiarezza.
Proviamo a fare chiarezza, sottolineando, però, che su questi tempi così complessi e in continuo aggiornamento, la cosa migliore è affidarsi a consulenti esperti di questioni pensionistiche e fiscali. Come detto, le normative, in Italia, cambiano così velocemente che solo chi è realmente del settore può dare risposte adeguate.
Come vedremo di qui a breve, si potrebbe raggiungere i 20 anni di contributi necessari grazie all’anno aggiuntivo di contributi figurativi. Per esempio, le donne potrebbe accedere alla pensione anticipata nel 2024, sfruttando le opportunità offerte dalla normativa vigente per le lavoratrici madri e per coloro che rientrano nel regime contributivo puro.
Cos’è la pensione 64+19?
Andare in pensione nel 2024 combinando età e contributi che insieme raggiungono 83 anni non equivale a una vera e propria “quota 83”. Tuttavia, ci saranno lavoratori che potranno ritirarsi dal lavoro avendo raggiunto 64 anni di età con almeno 19 anni di contributi. Per accedere a questa possibilità, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici, ma il pensionamento anticipato nel 2024 con la combinazione di 64 anni di età e 19 anni di contributi è una prospettiva realistica.
Il versamento di contributi volontari è una delle opzioni disponibili per chi non ha accumulato contributi sufficienti per andare in pensione. Tuttavia, ogni caso è unico e deve essere valutato attentamente per trovare la soluzione più adatta. Esiste un’alternativa che potrebbe evitare la perdita dei 19 anni di contributi accumulati e permetterle di accedere immediatamente alla pensione, a determinate condizioni. Questa possibilità di pensionamento anticipato nel 2024, anche con la combinazione di 64 anni di età e 19 anni di contributi, si presenta come una soluzione praticabile, per esempio, per una ex manager aziendale.
Questa ipotesi parte dal presupposto che si abbia percepito retribuzioni elevate durante la carriera e che abbia avuto figli. Esistono specifici vantaggi per le donne che non devono essere trascurati. Chi non ha versato contributi prima del 1996 e ha iniziato a lavorare nel 2000, rientra nella categoria del contributivo puro. Questo status è rilevante perché permette l’accesso alla pensione secondo le regole contributive, consentendole di andare in pensione già a 64 anni di età.
Sebbene normalmente siano necessari almeno 20 anni di contributi, i 19 anni accumulati da alcune donne lavoratrici potrebbero essere sufficienti grazie alle maggiorazioni contributive previste per le lavoratrici madri. Queste maggiorazioni offrono un incentivo di 4 mesi di contributi figurativi per ogni figlio, su richiesta, fino a un massimo di 12 mesi.