Usare i satelliti per spiare i proprietari di case e aumentare le tasse: ecco la novità choc che sta facendo parecchio discutere.
Fotografie aeree e stradali per verificare le dimensioni di case e giardini, individuare le famiglie che vivono in aree con buone scuole o tassi di criminalità più bassi e colpirle con imposte comunali più alte. No, non è una scena da romanzo distopico in stile “Grande Fratello” di orwelliana memoria, ma il succo di una nuova strategia di imposizione fiscale che presto potrebbe riguardarci molto da vicino. Ecco tutti i dettagli.
Ebbene sì, si parla di un “modello di valutazione automatizzato” per aggiornare i valori degli immobili, tenendo conto anche delle certificazioni di prestazione energetica: in poche parole, le case più efficienti dal punto di vista ambientale saranno “bastonate” con tasse più salate.
Il “Grande Fratello” in versione fiscale
La notizia è stata diffusa dal Telegraph e per ora non sono arrivate smentite. A prendere l’iniziativa è stato il governo laburista del Galles: secondo il quotidiano d’Oltremanica, saranno introdotti scaglioni fiscali e aliquote fiscali più elevati per affrontare il problema della “ricchezza immobiliare” e “riequilibrare” il sistema attuale. Nel mirino ci sono 1,5 milioni di case in Galles e il “Valuation Office” ha dato indicazione di utilizzare la tecnologia più recente per valutarle.
Il progetto laburista in Galles potrebbe ispirare i governi di altri paesi europei, Italia compresa. A onor del vero, ufficialmente il leader Keir Starmer nega qualsiasi volontà di aumentare le tasse, ma in molti sono pronti a scommettere che senz’altro ritoccherà le imposte comunali sugli immobili. Nel dettaglio, tra i parametri di valutazione rientrerebbero anche la qualità dei collegamenti di trasporto e i tassi di criminalità, oltre alla presenza di scuole e altri servizi fondamentali nei vari quartieri e distretti. Oltre alle informazioni che possono essere attinte dal catasto, il modello di valutazione terrà conto delle dimensioni dei lotti grazie ai dati dell’Ordinance Survey National Geographic Database. “I metodi di valutazione che utilizziamo sono riconosciuti a livello internazionale come best practice”, fa sapere il Valuation Office gallese. Ma tra l’opinione pubblica sta montando un’ondata di protesta e sdegno verso quello che sembra a tutti gli effetti una nuova forma di spionaggio.