L’influenza aviaria fa sempre più paura: non più solamente negli uccelli, adesso è passata ai mammiferi e anche nel latte vaccino, ecco cosa dice l’OMS.
Da molto il virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria, è sotto controllo e le novità non sono affatto rassicuranti. Gli esperti hanno lanciato l’allarme, perché le mutazioni del virus lo stanno avvicinando sempre di più all’uomo.
Esistono diversi ceppi del virus, ma sotto la lente dell’ingrandimento ce ne sono almeno due, l’H5N1 e l’H7N9, che sono quelli ad alta patogenicità: causano effetti gravi/morte negli uccelli e possono passare agli esseri umani.
Ma cosa c’entra il latte vaccino con tutto questo? Ecco cosa sta succedendo e come tutelare la propria salute.
Gli esperti che stavano analizzando la diffusione dell’aviaria in alcuni capi di bestiame in Texas hanno fatto una scoperta sconcertante: le vacche da latte infette passano il virus al latte, latte che poi arriva nelle nostre tavole.
Al momento l’influenza aviaria è sicuramente mutata per infettare i mammiferi, ma in alcuni casi è asintomatica e dunque non si sa di preciso quanti capi di bestiame siano veramente malati. Ciò che è certo, è che un addetto ai lavori che era a stretto contatto con le mucche da latte è stato a sua volta infettato dal virus. Per fortuna, l’uomo non è in pericolo di vita e sembra che l’aviaria non riesca a passare da uomo a uomo.
Se ciò accadesse, saremmo di fronte ad un’altra pandemia, che porterebbe conseguenze molto più nefaste del Covid. Secondo gli esperti, infatti, l’aviaria è molto più mortale. Le case farmaceutiche sono già al lavoro per produrre vaccini in quantità sufficienti a essere distribuite velocemente in tutto il mondo.
Nel mentre, l’OMS ha spiegato alla popolazione che devono prestare molta attenzione al consumo di latte vaccino. Al momento, per fortuna, il processo di pastorizzazione è in grado di uccidere il virus, ma non bisogna assolutamente bere il latte crudo.
Durante una conferenza stampa, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’OMS, ha ricordato che seguire questa raccomandazione è fondamentale per proteggersi e anche per evitare che il virus si diffonda ulteriormente.
In Italia la situazione sembra non essere ancora allarmante, ma come sappiamo i virus sono in grado di espandersi velocemente in tutto il mondo, com’è successo anche per il Covid. Non è difficile intuire che il prossimo passo sarà quello di dover evitare di mangiare carne di bovino cruda o poco cotta.
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