Si indaga per omicidio colposo, dopo la morte di Franco Di Mare, storico giornalista Rai e quella di Mariusz Marian Sodkiewicz dipendente dell’azienda di viale Mazzini, la posizione della RAI si complica. E’ soprattutto la morte del dipendente sempre per mesotelioma a mettere nei guai la tv pubblica.
Prima di spegnersi lo scorso 13 maggio, infatti, il dipendente della Rai aveva denunciato la presenza di amianto nella sede di Viale Mazzini a Roma, amianto che lo avrebbe portato a contrarre il mesotelioma per poi ucciderlo. La stessa sorte toccata al noto giornalista Franco Di Mare morto solo qualche giorno fa sempre per la stessa malattia dovuta all’amianto.
La Procura dispone l’autopsia sul corpo dell’ex dipendente
Il procuratore aggiunto di Roma, dunque, Giovanni Conzo, ha disposto l’autopsia sul corpo di Sodkiewicz e cambiato l’accusa da lesioni ad omicidio colposo. Il dipendente della Rai, infatti, un 62enne entrato a viale Mazzini prima da freelance e poi in pianta stabile, scoperta la malattia ha denunciato l’accaduto chiedendo che si faccia luce sulle responsabilità dei dirigenti per la mancata protezione dei dipendenti.
Il mesotelioma è un tipo raro e aggressivo di cancro che si sviluppa nel mesotelio, il sottile strato di tessuto che riveste molti degli organi interni del corpo. Il tipo più comune di mesotelioma colpisce la pleura, il rivestimento dei polmoni e della cavità toracica, ma può anche colpire il peritoneo (rivestimento della cavità addominale), il pericardio (rivestimento del cuore).
La principale causa del mesotelioma è l’esposizione all’amianto, un minerale fibroso utilizzato in passato in vari settori industriali per le sue proprietà isolanti e ignifughe. Le fibre di amianto, se inalate o ingerite, possono depositarsi nei tessuti del corpo e causare danni cellulari che possono portare, con il tempo, allo sviluppo del mesotelioma. I sintomi del mesotelioma possono variare a seconda della localizzazione del tumore e possono manifestarsi anche fino a decenni dopo l’esposizione all’agente causale principale, che è l’amianto.
L’accusa è di omicidio colposo
Situazione critica, dunque, per la Rai e, soprattutto, la paura che altri dipendenti possano essere raggiunti da questa brutta malattia. Il dipendente della Rai, infatti, è stato negli uffici di viale Mazzini per ben 22 anni e solamente nell’estate del 2023 ha iniziato a stare male. Quando i controlli fatti e i medici gli hanno diagnosticato un’enorme quantità di amianto in corpo ed il conseguente mesotelioma, ormai, purtroppo, non c’era più nulla da fare.
Una paio di mesi prima di morire, però, Marian Sodkiewicz ha denuncitato tutto in Procura. Ad assisterlo legalmente Ezio Bonanni il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. La Rai, l’azienda del servizio pubblico, ovviamente, si era difesa mediante il suo Amministratore Delegato, Roberto Sergio, dichiarando che la Commissione Vigilanza Rai, ascoltata in audizione, ha rilevato che non ci sarebbe “alcun rischio di contaminazioni da amianto in questo momento”. Le indagini, però, vanno avanti e qualora vi dovessero essere responsabilità queste emergeranno certamente intanto per Sodkiewicz e Franco Di Mare sarà tropo tardi.