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Economia

Curriculum, 10 trucchi per farsi notare subito: così vinci il filtro dell’IA

Alcune aziende hanno preso a filtrare i curricula tramite Intelligenza Artificiale. Ci sono però dei trucchi per bypassare l’algoritmo e mettersi in mostra. 

Le aziende, specie quelle grandi e molto ambite, sono quotidianamente sommerse dai curricula di aspiranti impiegati. Per questo motivo stanno spopolando applicazioni e programmi coi quali, grazie all’Intelligenza Artificiale, è possibile filtrare le mail contenenti curricula e cestinarle senza farle leggere.

Le regole del Curriculum perfetto

E, algoritmi ed IA a parte, per farsi notare dalle aziende è fondamentale redigere un curriculum pressoché perfetto e che attiri l’attenzione di chi andrà ad analizzarlo. Ecco qui di seguito 10 consigli per confezionare il curriculum perfetto e a prova di algoritmo.

Opportunità cestinate

Lavorare è, ahinoi, una necessità oltre che un bisogno. E’ necessario lavorare per poter guadagnare del denaro che ci servirà per pagare le bollette e per comprare generi di prima necessità. Ma lavorare è anche un bisogno: bisogno di tenersi impegnati, bisogno di mettere a frutto le proprie capacità, bisogno di collaborare col proprio lavoro al benessere della società.

Ma per poter lavorare bisogna prima trovarlo un lavoro.  E per trovarlo uno dei modi più veloci è inviare un proprio curriculum vitae, ovvero un documento che contiene in maniera schematica tutti i punti salienti della nostra vita lavorativa. La persistente crisi economica mondiale in cui ormai ogni paese del globo versa, però, sta rendendo sempre più difficile per molti trovare un proprio posto nel mondo del lavoro.

Detta in soldoni: il lavoro è molto poco, le persone che hanno bisogno di lavorare decisamente tante. E, di conseguenza, i curricula che ogni giorno vengono inviati sono un’enormità. Per questo motivo molte aziende si stanno dotando di algoritmi in grado di filtrare i curricula inviati e di far passare solo quelli che hanno determinate caratteristiche.

Oggi ti forniremo 10 trucchi per confezionare un curriculum a prova di algoritmo!

1. Non strafare!

Lo sappiamo! Al mondo esistono centinaia di font carinissimi! Colorati, evidenti, pieni di ghirigori. La scelta è vastissima! Ma, a quanto pare, l’eccentricità per quanto concerne i curricula non paga. In genere i font troppo sgargianti ed evidenti vengono cestinati a prescindere perché l’algoritmo non li riconosce come validi.

Quindi il trucco sta nel utilizzare font standard. I migliori sono Arial, Calibri o il classico Times New Roman, Il tuo estro e la tua vitalità potrai mostrarli al capo e ai colleghi una volta ottenuto il lavoro.

2. Schema pulito

Il curriculum è, essenzialmente, un elenco. E questo elenco, per passare allo scanner dell’algoritmo, deve esser fatto per bene. E dunque la formattazione deve essere ben strutturata e coerente. Elenchi puliti e bene incolonnati. Il motivo é sempre lo stesso.

Prima ancora di arrivare nelle mani di esseri umani il tuo curriculum passa attraverso lo sguardo vigile dell’IA che potrebbe non riconoscere gli elenchi non bene incolonnati.

Più il curriculum è semplice più sarà facile fargli superare i filtri dell’algoritmo. Photo Web Source

3. Parola chiave

Ricorda che stai scrivendo per piacere ad un algoritmo, non a degli esseri umani. E agli algoritmi la presenza delle giuste parole chiave piace molto. Ma, in questo caso, dovrai essere attento ed agire con intelligenza.

Dovrai cercare di capire quali siano le parole chiave più adatte per il lavoro per il quale ti stai candidando. Perché, sì, non puoi inviare lo stesso curriculum ad ogni azienda che ti interessa ma dovrai redigere diversi curricula.

4. Parla chiaro!

E’ un consiglio che vale a prescindere dalla presenza o meno di un filtro con IA. Risulterai sicuramente più attraente se userai un linguaggio semplice. Paroloni e giri di parole non serviranno a nulla. Come detto prima, il tuo valore dovrai dimostrarlo dopo aver ottenuto il lavoro.

5. Niente foto please!

E’ una prassi in voga già da qualche anno. Inserire la propria foto sul curriculum non è più necessario. In questo modo si potrà evitare le selezioni in base ai criteri estetici. Non solo: alcuni algoritmi che vengono utilizzati per fare da filtro non riconoscono le foto e potrebbero cestinare il curriculum che ne porta su una.

6. Metadati a me!

In genere è sempre buona norma inserire nel proprio curriculum i cosiddetti metadati. Si tratta non soltanto di nome e cognome e di data di nascita ma anche del luogo in cui si vive e delle informazioni di contatto, quindi numero di telefono ed indirizzo email.

Attenzione! Anche i profili social possono essere inseriti nel proprio curriculum, specie se su di essi vengono condivisi contenuti attinenti al lavoro per il quale ci si sta candidando.

7. Be basic!

Nel redigere un curriculum non c’è bisogno di essere originali. Anzi! Esserlo potrebbe mandare in confusione l’algoritmo. Quindi quando diamo i titoli alle varie sottosezioni del nostro curriculum manteniamoci sullo standard.

Quindi sui classici “Istruzione“, “Esperienze lavorative” e “Competenze“. L’algoritmo fa fatica a riconoscere i sinonimi, agevoliamolo usando linguaggi standard.

Essere semplici e lineari è la mossa vincente anche quando consegni un curriculum a mano. Foto Web Source

8. No ai caratteri insoliti

Evita di usare caratteri insoliti e simboli poco convenzionali quando scrivi il curriculum perché, anche in questo caso, l’algoritmo potrebbe non riconoscerli.

9. No acronimi

Evita anche gli acronimi, gli algoritmi non sono ancora in grado di distinguerli.  Se non puoi non usarli il trucco è di scrivere per esteso le parole che li compongono almeno la prima volta che li usi. In questo modo l’algoritmo immagazzinerà l’informazione.

10. File standard

Infine, quando avrai finito di scrivere il tuo curriculum ricorda di salvarlo nei classici e canonici file standard. I cari e vecchi file Word e PDF andranno più che bene.

Chiara DAponte

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