Alcuni cibi possono salvarci letteralmente la vita: questo ormai è risaputo, gli esperti consigliano una dieta equilibrata per mantenere benessere e salute psicofisica a lungo termine.
C’è un cibo in particolare che, se assunto regolarmente, potrebbe proteggerti dal rischio di demenza senile. Lo studio statunitense lungo un decennio sembra confermarlo.
Ma che ciò che mangiamo influisca sul nostro stato di salute è fatto noto da tempo immemore. Abbinare cibo buono (e non soltanto buon cibo) ad uno stile di vita non sedentario rappresenta, da sempre, il mix perfetto per mantenere un’ottima salute.
L’ultimo studio, pubblicato dalla Iowa State University, è stato portato avanti per un decennio (dal 2006 al 2016), coinvolgendo 1.800 britannici tra i 46 e 76 anni: ma cosa ha evidenziato questa ricerca? Del resto sono numerosi gli studi che puntano il focus su questo o quel cibo, più o meno utile a salvaguardare la nostra integrità organica.
Più volte, infatti, la dieta quotidiana è stata indicata come il vero toccasana per la nostra salute: cosa dobbiamo mangiare (stavolta)? I riflettori adesso sono puntati sul vino rosso: un bicchiere di nettare rosso al giorno parrebbe utile alleato per mantenere ottimi livelli di proteine nel nostro cervello (proteine che ci proteggerebbero dalla demenza precoce).
Ma c’è anche dell’altro. Un alimento che tutti abbiamo in casa e che, spesso, diamo per scontato.
I ricercatori hanno posto a confronto le diete delle persone inserite nel gruppo di studio, incrociando poi i dati raccolti, onde verificare scientificamente la loro capacità di pensare rapidamente ed in maniera puntuale: i test effettuati, per la verifica della cosiddetta “intelligenza fluida” (FIT), in modo da rilevare l’ efficienza intellettiva (capacità deduttiva, attenzione, concentrazione e gestione dei rapporti numerico/spaziali), avrebbero fatto emergere l’importanza di mangiare particolari cibi, assumendo modiche quantità di vino rosso al giorno per proteggere il cervello dall’invecchiamento degenerativo.
Gli ultimi studi dimostrerebbero che alcuni individui sembrano essere più protetti dagli effetti dell’Alzheimer, mentre altri sembrano essere più a rischio: le giuste scelte alimentari potrebbero prevenire la patologia degenerativa.
Ma dunque quale sarebbe, oltre al vino rosso, l’ingrediente segreto che aiuta la nostra mente? La ricerca ha evidenziato che un consumo regolare, moderato, di formaggio su base settimanale, associato alle carni bianche svolgerebbe un’azione protettiva nei confronti dei vasi sanguigni che attraversano il nostro cervello, rinforzando dunque le nostre difese interne.
Inoltre, le proteine assunte in tal modo avrebbero un effetto salutare sul nostro pensiero cognitivo. Lo studio ha poi indicato, come fattore di rischio elevato per l’insorgere dell’Alzheimer, il consumo eccessivo di sale, il maggiore responsabile di un deterioramento delle funzioni cognitive (ove si sia già un soggetto a rischio).
Insomma, come sempre il nostro miglior alleato , anche nell’ottica della prevenzione da specifiche malattie, è la cara vecchia dieta mediterranea, con l’assunzione bilanciata di macro e micro nutrienti: la sola dieta che ha dimostrato ( nel tempo ) di poterci davvero aiutare nella conservazione del nostro stato di salute.
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