Autovelox addio è la notizia che, senza ombra di dubbio, farà felice qualsiasi automobilista anche quello pià accorto e paziente. L’annuncio è proprio di queste ore e, siamo convinti, metterà tutti d’accordo facendo la felicità di chiunque.
Gli autovelox sono sempre stati soggetti a polemiche negli ultimi tempi, in particolare, però, si sono moltiplicate le cause e i ricorsi che hanno visto questi strumenti soccombere dinanzi alle ragioni degli automobilisti. Il 28 maggio del 2024, poi, qualche settimana fa, insomma, è arrivata la decisione del governo. Il decreto del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli autovelox sono dispositivi elettronici utilizzati per rilevare la velocità dei veicoli su strade e autostrade. Negli ultimi anni, il loro impiego è diventato sempre più comune in Italia e in molti altri paesi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti causati dall’eccesso di velocità. Tuttavia, la loro presenza suscita frequentemente polemiche tra automobilisti, autorità e associazioni di consumatori.
Arriva il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: Autovelox addio
Sia ben chiaro le morti su strada sono una sciagura e sono sempre più frequenti, la necessità di intervenire per evitare incidenti stradali è, dunque, una priorità. Gli autovelox rappresentano, o almeno potevano rappresentare, uno strumento importante per la sicurezza stradale. La loro gestione e applicazione, però, non sempre è stata percepita in questo modo. Sono mancate, forse, trasparenza e giustizia per ottenere il sostegno degli automobilisti.
Al centro delle polemiche, insomma, si lamentava un uso corretto, con una segnaletica chiara e una manutenzione accurata dei dispositivi. Quello che è mancato, poi, da parte delle autorità è l’affrontare le preoccupazioni del pubblico evitando, così, che gli autovelox siano visti solo come un mezzo per fare cassa. Con il decreto del governo, però, oggi, si stabiliscono nuove direttive per l’installazione e l’uso dei dispositivi di controllo elettronico, come gli autovelox.
Oggi, quindi, questi dispositivi non potranno essere installati in qualsiasi strada e senza discrimine. Gli autovelox mobili, in particolare, sono ammessi solo in situazioni dove non è possibile installare apparecchiature fisse per motivi concreti e verificabili. La normativa impone anche che tra un autovelox e l’altro debba esserci una distanza minima che varia da 1 a 4 km, a seconda della tipologia della strada. Quello che più conta, però, è che questi dispositivi potranno essere impiegati solo in particolari tratti stradali che ne giustifichino la presenza.