Caso plusvalenze Juve il Tar del Lazio da ragione ad Agnelli

Sul caso plusvalenze Juve il Tar del Lazio si pronuncia favorevolmente al ricorso presentato da Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juventus. Agnelli che, per questa incresciosa situazione, si è visto sanzionare con due anni di squalifica ha la sua “rivincita”.

Tutti, juventini e non, conoscono quelli che sono stati i problemi “giudiziari” della Juventus lo scorso anno. Il caso plusvalenze, un bilancio societario dopato secondo le organizzazioni sportive, ha finito con il portare il Presidente Andrea Agnelli a subire due anni di squalifica, un’inibizione temporanea di 24 mesi a svolgere attività in ambito FIGC, con i punti di penalizzazione alla squadra bianconera e l’impossibilità di partecipare alle coppe europee.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli – lavoectorino.it

Andrea Agnelli come primo atto si dimise da Presidente della Juventus, come da lui affermato anche nel ricorso, per escludere in radice qualsiasi dubbio di condizionamento nella gestione da parte della società dei procedimenti contenziosi in essere legati al ruolo da lui ricoperto nella Società e che vedevano coinvolto anche il club“. Liberata la società da qualsiasi contenzioso, poi, l’ex presidente ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio per dimostrare le sue ragioni.

Caso plusvalenze Juve si pronuncerà l’Europa

Oggi è proprio il Tar del Lazio a dare ragione, se così vogliamo dire, ad Agnelli. In particolare l’ex presidente chiedeva l’annullamento della sanzione ed un risarcimento per il danno sia professinale che di immagine subito. L’ex presidente bianconero, in particolare, però, chiedeva con il suo ricorso di arrivare ad una valutazione circa la compatibilità dell’ordinamento di giustizia sportiva italiana con la normativa UE. In quest’ultimo passaggio il Tar del Lazio da ragione al ricorrente rimandando tutta la questione alla Corte di Giustizia Europea.

Tar Lazio
Tabella del Tar Lazio – lavocetorino.it

Il ricorso di Agnelli, insomma, si può dire così accolto, l’ex presidente bianconero, del resto, chiedeva proprio di verificare la compatibilità della legge italiana con le disposizioni europee. Nel ricorso si legge chiaramente come  “Il ricorrente rileva con ampia motivazione il contrasto della legge nazionale e delle citate deliberazioni del giudice sportivo con i principi e le disposizioni unionali”. Il rinvio del Tar alla Corte Europea, quindi, porrà il punto di fine su tutta la vicenda.

Resta da aspettare, infatti, cosa deciderà la Corte di Giustizia Europea se effettivamente valuterà un contrato in atto delle leggi nazionali italiane e del giudice sportivo con quelle europee. Nel caso, insomma, Agnelli avrebbe una grande rivincita e chissà che non porti a casa anche il risarcimento chiesto proprio per il danno ricevuto.

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