Intervistata da Repubblica Claudia Gerini si è raccontata scavando tra i ricordi del passato. Dai primi provini all’amara ammissione. “Rivoli neri su viso e collo”.
La bionda attrice romana ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua vita e della sua carriera. Dal racconto emergono particolari interessanti ed alcuni episodi singolari.
La Gerini racconta di aver sempre sognato di far parte del mondo dello spettacolo ma che, a causa di un’educazione molto rigida, viveva una dicotomia: a scuola aveva il terrore di comportarsi male e ai provini era molto disinibita.
Claudia a tutto tondo
Durante un’intervista rilasciata a Repubblica l’attrice romana Claudia Gerini ha ripercorso le fasi salienti della sua vita e della sua carriera. Ha parlato di sé a cuore aperto, non lesinando particolari curiosi sulla sua carriera. Gerini ha confessato di aver sempre voluto entrare a far parte del mondo dello spettacolo e che di essere entrata nel giro dei provini già dai tredici anni.
Ha ammesso candidamente che all’inizio i suoi genitori “non erano entusiasti” ma che alla fine accettarono il fatto che quello della loro figlia non era un capriccio dettato dalla giovane età. Poi ci fu la gavetta. Qualche spot, come quello famoso degli altrettanto famosi cioccolatini (in cui troviamo anche dei giovanissimi Riccardo Rossi ed Yvonne Scio’) e poi il cinema.
Inizialmente l’attrice girava un film dietro l’altro: “il set era la mia giostra. Mi sentivo nel mio“. Tanti i titoli, tanti i registi. Ma non sono mancati gli episodi singolari.
Episodi particolari
Quando si ha una carriera così lunga è inevitabile incappare in episodi particolari. Gerini ne ha ricordati alcuni. Il primo riguarda un’etichetta che gli si è appiccicata addosso da quando “Viaggi di nozze” è uscito nelle sale cinematografiche.
“Ancora oggi, nei paesi, mi vengono a dire “o famo strano?” Ma non è stato un problema. Da Jessica in poi ho scelto cose diverse“.
Ha poi parlato di alcuni episodi su vari set. Ha ammesso di non amare girare scene di notte perché patisce particolarmente il freddo, perché le viene sonno e perché girare di notte è faticoso il doppio. E in merito la Gerini ricorda due episodi in particolare. Uno riguarda sempre Viaggi di Nozze. A quanto pare durante una scena in notturna (da premettere che anche Carlo Verdone odia girare di notte) che doveva essere particolarmente silenziosa un tizio non smetteva di ridere e ciò provocò una crisi di rabbia da parte dell’attore/regista romano.
Il secondo episodio riguarda una scena particolarmente difficile di Suburra “un cardinale che voleva togliersi la vita, ed io su e giù per le scale coi tacchi a spillo e le gambe tremanti. Alla fine invece che persuaderlo volevo dirgli “buttati!”, andiamo a casa!”.
Infine ha ricordato un episodio relativo ad un provino andato male. «Mi chiamano per Equalizer 3, girato in Italia, una barista cinquantenne. “Cavolo sono io”. Affitto nella calura di giugno uno studio per il selftape, coinvolgo un collega per le battute.
Mi riempio di spray per scurire i capelli, bionda con gli occhi verdi non sembro italiana. Il provino viene bene. Corro al concerto di Vasco Rossi, con figlie e un’amichetta. Nella calca si scioglie lo spray col sudore, colano rivoli neri su viso e collo. Scoprirò poi che i produttori avevano cambiato idea: volevano una italiana nera».