Un nuovo bonus che in tanti stavano aspettando: chi può richiedere la ghiotta novità? Ecco cosa bisogna sapere sull’incentivo fino a 8.000 euro.
Si tratta di un bonus destinato a portare sicuramente una svolta. Non solo per quanto riguarda i benefici per i cittadini, ma anche per la tutela ambientale. Un tema che, negli ultimi anni, si è fatto sempre più centrale nel dibattito pubblico. Di soluzioni per ridurre l’inquinamento, a partire dall’emissione di gas nocivi, ne sono state (e ne vengono) ideate tantissime. E l’incentivo approvato dal Consiglio dei Ministri punta proprio ad incrementare il ricorso ad una di queste.
In realtà, non stiamo parlando di un’assoluta novità. Il bonus in questione, infatti, ha trovato conferma per la prima volta nel 2022, entrando in vigore l’anno seguente. Questo può essere richiesto sia che persone fisiche, con residenza in Italia, che da condomini; consiste in un rimborso ed ha effetto retroattivo. Il che vuol dire che è possibile presentare domanda di risarcimento per spese effettuate precedentemente al suo invio.
L’incentivo prevede un rimborso pari all’80% delle uscite sostenute. La cifra massima è di 1.500 euro per gli utenti privati e di 8.000 euro per le installazioni che riguardano i condomini. Essa comprende i costi di progettazione, di gestione di lavori e sicurezza e dei collaudi. Ma di quale agevolazione si tratta? Ad essere stato confermato dal Governo è il bonus colonnine domestiche.
Il sussidio si rivolge a chiunque abbia acquistato e installato le colonnine per la ricarica dei veicoli ad energia elettrica, ormai sempre più diffusi tra gli automobilisti che desiderano ridurre il proprio impatto ambientale alla guida. Per presentare domanda, occorre accedere al sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha fornito un’utile guida per l’invio della richiesta.
Bisognerà ricorrere al sistema pubblico di identità digitale (SPID), alla carta d’identità elettronica (CIE) o alla carta nazionale dei servizi (CNS) e compilare l’apposito modulo. Sarà necessario fornire alcune informazioni personali, come codice fiscale e documento d’identità, ma anche dati relativi al proprio conto corrente per l’accredito del rimborso.
Fondamentale è conservare tutte le fatture elettroniche che attestano l’acquisto e l’installazione delle colonnine domestiche, insieme agli estratti del proprio conto che mostrino le uscite sostenute. I pagamenti devono essere stati effettuati da un conto intestato allo stesso richiedente della misura e devono essere stati eseguiti con strumenti tracciabili – quali bonifici bancari, oppure carta di credito o di debito. Necessari sono anche i documenti rilasciati dall’installatore, ad accertamento della conformità dell’infrastruttura.
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