Il Tour de France in Piemonte, nella sua 111esima edizione per la prima volta è partito proprio dall’Italia. Non è la prima volta che la Grande Boucle parte dai Paesi vicini, l’Italia, anzi era l’unica che mancava all’appello fino a questo momento.
E’ partito qualche giorno fa da Firenze il Tour de France, la gara ciclista più prestigiosa al mondo, uno dei tre grandi giri al mondo insieme al Giro d’Italia ed alla Vuelta di Spagna. Gli organizzatori e il suo patron Christian Prudhomme, giornalista e direttore generale della corsa francese, spesso hanno omaggiato altre nazioni ed altre tradizioni con la partenza della Grande Boucle dalle loro strade.
Fino ad oggi erano stati 25 i Paesi toccati dalla grande corsa ciclistica, mancava all’appello solo l’Italia (e oggi l’Andorra). Nella sua edizione numero 111, però, l’omaggio all’Italia è arrivato. Ad essere omaggiata è, in particolare, la grande tradizione ciclistica italiana e il suo campione Ottavio Bottecchia. L’atleta che nel 1924 si aggiudicò l’edizione del Tour de France entrando nella storia come il primo ciclista italiano ad aggiudicarsi la competizione e conquistare la maglia gialla.
Il Tour de France in Piemonte una grande festa per tutti
Da Firenze, risalendo per l’Emilia Romagna per poi giungere in Piemonte a Torino. La terza tappa del Tour de France ieri 1 luglio, infatti, è arrivata proprio nella cittadina simbolo del Piemonte. E’ stato un grande momento di festa per tutti, ciclisti compresi. Da Piacenza attraversando Alessandria, Asti, Cuneo fino all’arrivo a Torino, la terza tappa lunga ben 230,8 chilometri è la più lunga di questa edizione ed è stata vinta in volata da Biniamin Girmay eritreo di Intermarché-Wanty.
E’ quella di oggi, però, la quarta tappa da Pinerolo fino a Valloire, un tappone alpino di 139.6 chilometri, a far parlare di sè. Il Tour de France, infatti, è entrato nel vivo cono i big che hanno iniziato a lottare tra di loro. Un segnale importante dato da Pogacar e dalla sua squadra a tutti gli altri atleti, chi vorrà competere per questo Tour dovrà sudare e tanto. Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, infatti, Tadej Pogacar ha dato segno di una grande prova.
Lo sloveno, infatti, porta a casa la tappa, la maglia gialla ed inizia a delineare una classifica che lo vedrà sicuramente protagonista da qui alla fine del Tour che, per la prima volta nella stoia, non si concluderà a Parigi. Sul Galibier, una delle salite simbolo della Grande Boucle, Pogacar ha dato spettacolo. Uno scatto dopo l’altro ed un grande affondo all’ultimo chilometro. Una velocità talmente sostenuta che in un tornante i ciclisti sono stati, addirittura, costretti a frenare. A 500 metri dalla vetta poi l’affondo decisivo di Tadej Pogacar che distanzia Vingegaard, allungando anche in discesa, su uno degli altri favoriti. Per Pogacar quella di oggi è la 78esima vittoria in carriera, la 15esima stagionale, la 12esima sulle strade del Tour.