Torino si prepara a cambiare faccia con una svolta “green”: sono previsti blocchi alla circolazione delle auto, per dare spazio a bici e aree pedonali.
La città di Torino rappresenta uno dei centri economici più importanti d’Italia. La storia, l’arte e la cultura che riempiono le strade della metropoli la rendono un polo d’attrazione e d’interesse per tantissime persone. Presto, però, potrebbe cambiare decisamente volto, in quella che potremmo definire una svolta “green”. La circolazione delle auto, infatti, potrebbe subire dei blocchi a favore di bici e pedoni. Quando si attuerà la rivoluzione?
Il capoluogo del Piemonte, da sempre, ricopre una grande rilevanza nel Paese. Torino è celebre per i luoghi culturali e artistici che la distinguono, per la sua rinomata Università, per l’universo cinematografico che ha trovato sviluppo nella città, per il suo impatto nel campo della gastronomia, come in quello della scienza. Sono tante le sue sfaccettature e, in un prossimo futuro, la metropoli potrebbe essere teatro di un’ulteriore rivoluzione.
Torino potrebbe accogliere una novità che ha riscosso parecchio successo in un’altra città cosmopolita, ossia Barcellona. La capitale dell’indipendente Catalogna, da diversi anni, ha visto lo sviluppo delle superillas (in italiano “super isole”), delle aree designate a superblocchi pedonali in cui, al posto del traffico e della confusione delle auto, a prendersi lo spazio sono i ciclisti e i pedoni. Il progetto nasce da un’idea dell’urbanista e psicologo, oltre che autore, Salvador Rueda.
La sua illuminazione ha portato alla creazione di quartieri in cui la sicurezza è più alta – visto l’obbligo, per le automobili, di circolazione e velocità limitate. Inoltre, l’impatto di aree come le superillas (in cui sono previsti, tra l’altro, diversi spazi verdi) risulta più basso. Ebbene, presto le “super isole” potrebbero vedere luce anche a Torino: l’assessora comunale Chiara Foglietta, infatti, si è mostrata entusiasta all’idea di poter realizzare un progetto simile in città.
“La Circoscrizione 3 ci ha chiesto di provare a fare lo stesso intervento che ha fatto Barcellona”, ha spiegato. Ciò porterebbe alla creazione di superblocchi cittadini, formati da nove isolati (come nel caso delle superillas) all’interno dei quali i veicoli potranno circolare a 30 chilometri orari. Un obbligo, questo, che secondo l’assessora si legherebbe ad un importante messaggio: “È un tema di sicurezza, di vivibilità del quartiere e di rumore – ha spiegato -, perché una macchina che va più veloce crea più rumore”.
Per il momento, in ogni caso, quello dei superblocchi resta un progetto che non ha ancora trovato conferma. Foglietta, infatti, ci ha tenuto a precisare che prima di qualsiasi “sperimentazione”, il comune dovrà assicurarsi di avere la piena approvazione da parte dei cittadini. L’assessora non vuole che tutto ciò risulti come “un’imposizione dell’amministrazione”, quanto come un “percorso di condivisione”, dando modo ai residenti di comprenderne le ragioni e i possibili benefici futuri.
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