I problemi di fiducia potrebbero sempre manifestarsi all’interno di una coppia. Cosa capire se il partner sta mentendo?
Al giorno d’oggi, le relazioni durature si fanno sempre più difficili e complicate da costruire e portare avanti nel tempo. Rispetto al passato, infatti, si conta un numero crescente di rotture e separazioni: un dato che ha interessato anche la comunità scientifica. Sono diverse le cause alla base dell’instabilità e della breve durata delle storie d’amore ai giorni nostri. E, molto spesso, a determinare la fine di una relazione potrebbe essere la mancanza di fiducia. Come fare per capire se il partner ci sta mentendo? Le frasi a cui potrebbe ricorrere nel corso di una discussione possono indicare molto.
Riuscire a comprendere se la persona che abbiamo davanti a noi ci sta dicendo la verità o meno è un dono che in tantissimi vorrebbero sicuramente avere. Soprattutto in tempi moderni, in cui molto spesso i rapporti che stringiamo tendono a rivelarsi più fragili delle nostre aspettative. In una relazione, per esempio, potrebbe capitare di coltivare alcuni dubbi e domandarsi se il loro nostro interlocutore ci stia mentendo. Magari dopo aver cercato di carpire informazioni importanti o aver avuto il sentore di un possibile tradimento.
Queste 8 frasi, se usate in una discussione, sono un campanello d’allarme: cosa indicano davvero
Il sito hackspirit.com ha creato una lista di 8 frasi che possono aiutarci a capire se le affermazioni del partner siano veritiere o se, al contrario, ci stia solamente rifilando una serie di bugie. La scelta di alcune espressioni, in una discussione, potrebbe infatti indicare la volontà di nascondere qualcosa ricorrendo alle classiche asserzioni che vanno a dare un “taglio” alla disputa. Vediamo, quindi, quali sono le frasi che dovrebbero rappresentare dei campanelli d’allarme.
- Il “Come vuoi” inserito in una discussione è una delle risposte più comuni quando non si sa come proseguire la conversazione e, probabilmente, ci si è ritrovati con le spalle al muro. Questa frase, tuttavia, potrebbe essere utilizzata anche per sminuire quanto affermato dal proprio interlocutore, oppure essere indice di scarso interesse. E, spesso, anche di una mancanza di rispetto verso le parole del partner.
- L’affermazione “Non è un mio problema”, allo stesso modo, è ricorrente nei casi in cui l’altro si dimostra disinteressato verso la discussione, creando una vera e propria barriera tra sé e l’interlocutore. La frase si lega, inoltre, ad una scarsa empatia o alla volontà di schivare ogni responsabilità.
- “Non mi interessa” potrebbe essere considerata una variante, ugualmente fastidiosa, della risposta precedente. L’uso di una simile dichiarazione si connette, da un lato, alla voglia di chiudere la conversazione in modo brusco e, dall’altro, all’intenzione di ignorare le affermazioni del proprio interlocutore.
- “Sto solo dicendo che…” molto spesso diventa il preludio di un attacco al partner. L’obiettivo della frase è indorare la pillola ma, si sa, i risultati non sono mai quelli sperati. Soprattutto se, dopo averla pronunciata, ci si lascia andare a commenti che potrebbero risultare offensivi.
- “Capisci cosa voglio dire”, “Sai cosa intendo” e simili non indicano realmente la volontà di farsi comprendere e costruire un dialogo sano. Al contrario, vengono usate quando si è in cerca di approvazione.
Come riconoscere una bugia dalle frasi usate in una conversazione – lavocetorino.it - Allo stesso modo, se il partner esclama “Non ce la faccio” o affermazioni del genere, talvolta non sta esprimendo davvero le proprie emozioni. Queste frasi rientrano in quello che viene definito “linguaggio vago” e potrebbero adattarsi ad una varietà di situazioni diverse, aprendosi a più interpretazioni. Nella maggior parte dei casi, vengono usate più con l’intento di deviare l’attenzione e, possibilmente, puntarla su una sorta di drammaticità. Senza, però, affrontare il problema.
- Proseguiamo con “Quel che sarà, sarà”: un modo di dire molto apprezzato da chi preferisce non assumersi responsabilità, portandolo a prendere le distanze dai fatti che lo riguardano e rappresentando una “via di fuga” dalle discussioni.
- Infine, un grande classico: “Non è colpa mia”. L’affermazione perfetta per coloro che intendono mettersi sulla difensiva, nel tentativo di affibbiare questa “colpa” a qualcun altro, porre fine alla discussione e lavarsi le mani da ogni possibile torto.
