Le tasse sono un incubo per tantissimi contribuenti. Eppure, in alcuni casi è possibile non pagarle senza rischiare sanzioni.
Quello del pagamento delle tasse è un argomento che, periodicamente, torna al centro del dibattito attirando diversi pareri discordanti. Per molti cittadini, rappresentano un vero e proprio incubo, considerando soprattutto le somme che potrebbero raggiungere. Eppure, ci sono casi in cui si può fare a meno di doverle versare, con possibilità di risparmio di cui non tutti sono a conoscenza. Per poter evitare le imposte, ad ogni modo, è necessario soddisfare alcuni requisiti e informarsi adeguatamente. Così da non rischiare, poi, di ritrovarsi con scomode multe.
Le tasse vengono calcolate a seconda dei propri guadagni. Il reddito dichiarato, dunque, ha un ruolo centrale nella determinazione delle imposte e della loro portata. Come fare per ridurre quest’ultima? Innanzitutto, è consigliato rivolgersi ad un commercialista quando si tratta di tale argomento. Un professionista del settore, infatti, sarà in grado di fare da guida nel vasto panorama delle agevolazioni disponibili per i contribuenti.
Infatti, esistono alcune esenzioni corrispondenti alle differenti fasce di reddito. Se ci si trova al di sotto di una determinata soglia, si apre la possibilità di non dover versare tributi. Di seguito, analizzeremo i diversi casi a seconda delle categorie in cui si potrebbe rientrare: dai lavoratori dipendenti agli indipendenti, fino ai pensionati.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, coloro che hanno un reddito fino a 8.000 euro l’anno sono esenti dal versamento di tasse. Mentre chi svolge prestazioni occasionali non deve pagare alcuna imposta se i suoi guadagni non superano i 4.800 euro annui. Discorso diverso per i titolari di Partita IVA: in questo caso, bisogna fare riferimento all’imponibile, calcolato sottraendo le spese sostenute e i contributi versati al totale dei guadagni registrai. Sono due le vie a disposizione per poter pagare meno tasse.
La prima consiste nel ridurre l’imponibile. Per farlo, sarà necessario aumentare le proprie uscite: l’acquisto di strumenti per il lavoro (come pc o smartphone), come effettuare donazioni ad enti e organizzazioni, possono essere due modalità efficaci per ottenere tale risultato. La seconda via si basa sulla scelta del regime fiscale più adatto a sé e alla propria attività. Da un lato, si potrebbe optare per quello ordinario (che prevede il pagamento dell’IRPEF in percentuali comprese tra il 23 e il 43%).
Dall’altro, il regime forfettario potrebbe costituire una soluzione che consente di risparmiare (con imposte pari al 15%, o al 5% per i primi 5 anni per chi rientra in specifiche categorie). Passiamo, poi, al reddito da pensione: per evitare le tasse, questo non deve andare oltre i 7.500 euro all’anno. Per i cittadini di età superiore ai 75 anni, la soglia è di 8.000 euro. Infine, abbiamo il reddito da fabbricati, che può arrivare a 500 euro annui; mentre per i possessori di terreni, i guadagni non devono andare oltre gli 185,92 euro all’anno.
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