Una storia davvero assurda quanto angosciante. A Torino due donne sono state attaccate, assalite in un parcheggio sotterraneo. L’uomo, forse, deve averle seguite e poi aggredite, una delle donne sarebbe stata scaraventata per terra e tutte e due scippate delle loro borse.
E’ il parcheggio sotterraneo di Corso Bolzano che, per qualche minuto, si è strasformato nel teatro di una tragedia che poteva finire anche peggio per le due donne assalite da un uomo. Scene di vero terrore, da film violenti degli anni ’90, una scena cruda come, forse, solo in Arancia Meccanica di Kubrick si poteva vedere. Le due donna una madre con la figlia, due persone adulte, aggredite alle spalle vigliaccamente da un uomo.
Un ladro che, però, per scippare le borse delle vittime non ha freni, non pone limite alla sua violenza e, infatti, una delle due vittime,a la madre, assalita viene scaraventata a terra. Fortunatamente per la donna, però, non sono state riportate ferite gravi. Tanta, tantissima paura per entrambe che senza pensarci su hanno abbandonato tutto lì sul posto. Bagagli ed effetti personali e la loro stessa auto.
Il terrore deve averle davvero assalite insieme al malintenzionato farabutto. Le due donne si sono messe in salvo scappando mediante le scale e sono corse al vicino Commissariato di Polizia. Gli agenti una volta calmato le donne, dopo qualche sorso d’acqua e, finalmente, sentendosi al sicuro, le donne visibilmente sotto choc hanno raccontato tutto agli agenti di polizia. Tornate sul luogo insieme alla polizia, le donne, dopo la denuncia, hanno raccontato megio i fatti agli uomini in divisa.
Grazie alla ricostruzione delle donne, infatti, gli agenti del comissariato centro della P.S. hanno potuto attivare le ricerche. Un particolare specifico emerso dalla ricostruzione delle donne ha permesso alla Polizia di mettersi subito alla ricerca del delinquente. Le vittime, infatti, hanno raccontato di come sono state aggredite e che sono state scippate delle loro borse. Le donne sono state anche in grado di specificare agli agenti il contenuto delle loro borsette.
All’interno delle borse sottratte vi era, infatti, del denaro contante, carte di credito, occhiali da sole, chiavi dell’auto e uno smartphone. E’ stato proprio quest’ultimo ad illuminare le menti degli agenti della pubblica sicurezza. Mediante i loro sistemi di intercettazione, infatti, il personale del Commissariato ha individuato la posizione del criminale. Localizzato in via Sacchi, i poliziotti recatisi sul posto hanno sentito la suoneria del cellulare, collegata all’applicazione di geolocalizzazione, suonare individuando così il sospettato.
L’uomo, un individuo italiano sui trent’anni, infatti, perquisito aveva lo smartphone delle donne nascosto negli slip. Ora fermato è indagato e sospettato di rapina. Un violento e, come sempre accade in questi casi, un avido che non ha nemmeno pensato lontanamente che il cellulare delle due donne avrebbe potuto metterlo nei guai. Questo, ovviamente, per la gioia della Polizia e delle due vittime che in poco tempo hanno potuto identificare l’aggressore.
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