Un parco pubblico che, da qualche tempo, lo si vedeva un po’ abbandonato a se stesso. Ma si è deciso, per lui, di fare qualcosa di concreto.
La scelta di dare un restyling al Parco Pellerina a Torino è qualcosa che, da qualche tempo, anche le forze politiche che compongono l’amministrazione comunale stavano chiedendo. E, per questo motivo, sembra muoversi qualcosa.
Una mozione, che è stata presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle, è stata approvata. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Guardare ai parchi pubblici come ad una risorsa che non deve andare sprecata è qualcosa di quanto più sensato si possa considerare. Pensiamo, infatti, a quanto bene possono fare, specie, per chi li vive come momento di relax e, dall’altro lato, anche per i più piccini, come momento di gioco. Ma, non sempre, i parchi pubblici sono sempre come dovrebbero essere.
Nelle grandi città, che siano esse d’Italia o del mondo, dovrebbero essere attrezzati in ogni loro forma ed avere al loro interno tutte le caratteristiche indispensabili affinchè possano essere un servizio pubblico, amministrato dal Governo locale, ma fruibile in ogni sua parte, da tutti i cittadini. C’è da pensare, solo per fare qualche esempio, che non sempre tutti i parchi pubblici hanno un accesso per i disabili o, dall’altro lato, dei bagni pubblici attrezzati, puliti e sempre fruibili.
E, proprio su quest’ultimo punto, il dibattito politico si è acceso nell’amministrazione comunale di Torino, con il Parco Pellerina. Una zona verde che è, sì, fruibile a tutti, ma non dispone di tutte le adeguate attrezzature. Come dicevamo, un esempio sono proprio i bagni pubblici che siano soprattutto funzionanti.
Ne consegue, quindi, che i soggetti più deboli, quanto anche i bambini, non possono usarli e, al tempo stesso, anche gli utenti “eccezionali” (ovvero coloro che lo frequentano ogni tanto o ci passano così, per caso) possono utilizzarli. A porre questo problema è stato il consigliere del M5S Federico Varacalli, che ha anche proposto una mozione in proposito.
“Chiediamo al sindaco se è stata avviata la procedura per l’installazione dei nuovi servizi igienici in muratura, qual è il cronoprogramma previsto per la loro realizzazione e quale ubicazione si è pensata. Chiediamo inoltre se siano previsti posizionamenti di ulteriori wc chimici, quanti e in quali zone; chiediamo anche se è prevista una riqualificazione dell’attuale bagno situato nel piazzale adiacente alla piscina” – ha dichiarato il consigliere.
Dall’altro lato, però, l’amministrazione comunale non è stata a guardare ed ha risposto con l’assessore di competenza Ciravegna: “Ci sono già quattro bagni chimici mobili nel parco e la somma destinata a loro viene inserita nella manutenzione full service di tutto il parco”.
Si attendono nuovi sviluppi.
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