Un’analisi condotta tempo fa si focalizzava sulla presenza di metalli pesanti nelle più famose tavolette di cioccolato fondente da supermercato. I risultati sono preoccupanti.
Lo studio USA, confermato da un’analisi condotta in Italia da “Il Salvagente”, ha evidenziato che c’è una marca di uso comunissimo e molto amata dai consumatori che presenta livelli di metallo molto elevati. Ecco di quale marca si tratta.
Cosa implica il livello di metalli pesanti nel cacao e, conseguentemente, nel cioccolato? Di quali metalli si parla e, soprattutto, di quale marca di cioccolato parliamo?
Cubetti pericolosi
Cosa c’è di più consolatorio e gustoso di un bel cubetto di cioccolato? Ormai è totalmente sdoganato anche come dolcetto a fine pasto o come spuntino nelle diete ipocaloriche. Ed ormai gli esperti del settore nutrizione sono tutti concordi nel ritenere che non vi siano differenze sostanziali tra i tre tipi principali di cioccolato, ovvero bianco, fondente e latte.
E non vi è differenza perché, al massimo, se ne possono mangiare (ovviamente e lo ribadiamo, sempre in contesto di dieta ipocalorica) venti grammi al giorno per cui poco conta che quei venti siano al latte, fondente o bianco. Ma se il vostro gusto di cioccolato preferito è il fondente c’è qualcosa che dovete sapere.
Metalli pesanti
Questo pezzo è dedicato principalmente agli amanti del cioccolato extra fondente. Quello dal 75% in su, per intenderci. Ebbene è proprio nelle tavolette col più alto contenuto in cacao che sono state rilevate tracce consistenti di due metalli pesanti: Piombo e Cadmio.
Nessun tentativo di avvelenamento di massa in corso, tranquilli! E’ abbastanza normale che nelle tavolette di cioccolato fondente extra ci siano tracce di Piombo e Cadmio, perché sono due metalli presenti nel cacao. Più cacao c’è in una tavoletta maggiore sarà il livello dei due metalli.
Solo che le aziende produttrici dovrebbero impegnarsi a tenere più basso possibile i livelli di entrambi giacché entrambi non fanno proprio bene alla salute se assunti in dosi massicce.
In linea generale tutti i produttori di cioccolati si impegnano e garantiscono livelli adeguati di Piombo e Cadmio, ma da un’indagine svolta qualche tempo fa su alcune delle tavolette di fondente più consumate al mondo è emerso che proprio una delle marche più consumate in Italia ha un rilevante problema in merito.
La marca incriminata
La marca incriminata è la Perugina (da tempo parte integrante della famiglia Nestlé) e le tavolette nello specifico sono il Fondente Nero al 70% e il Fondente Nero all’85%.
Nel primo i livelli di piombo sono 314% e quelli di cadmio all’82%, nel secondo i livelli di piombo sono al 539% e quelli di cadmio al 68%.