La città di Torino – e non solo – si prepara a grandi cambiamenti: a partire dal 2025, infatti, scatterà il divieto di circolazione per determinati veicoli.
A partire dall’anno prossimo ci saranno novità importanti per quanto riguarda la circolazione dei veicoli a Torino, e non solo. I cambiamenti previsti dalla Regione Piemonte rientrano nel Piano di qualità dell’aria e si pongono l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico. Un tema che, negli ultimi anni, ha assunto sempre più importanza portando ad una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente. La circolazione delle auto, in tale ottica, costituisce uno dei fattori che più vanno ad aumentare l’emissione di inquinanti, dannosi per la salute di tutti noi.
Quando si parla di qualità dell’aria, si fa riferimento agli indicatori che segnalano i livelli di inquinamento dell’atmosfera in una determinata area geografica. In Italia, sono diverse le città che presentano valori decisamente allarmanti: Frosinone, Venezia, Padova, Mantova, Vicenza e Milano sono solamente alcune delle metropoli con serie criticità.
Tra queste, purtroppo, si trova anche Torino. Non dovrebbe, dunque, sorprendere che il Comune abbia deciso di mettersi al lavoro per cambiare la situazione agendo a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini stessi. Il Piano Regionale di qualità dell’aria (PRQA) ha lo scopo di migliorare le condizioni atmosferiche andando a ridurre le emissioni inquinanti.
Il programma, approvato dal Consiglio regionale piemontese, si occupa di monitorare la qualità dell’aria e valutare l’impatto dei diversi settori (dall’industria all’agricoltura, dal campo dei trasporti a quello energetico) che vanno ad esercitare un’influenza su questa. Tutto ciò per mettere a punto misure volte ad invertire la preoccupante tendenza degli ultimi anni. I cambiamenti, quindi, non interesseranno esclusivamente Torino ma l’intera Regione Piemonte.
Le novità saranno diverse e, tra le principali, spicca il divieto alla circolare di vetture Diesel Euro 5 a partire dal mese di ottobre del prossimo anno. In particolare, il blocco entrerà in vigore nei Comuni in cui sono presenti oltre 30 mila abitanti. E non solo: si potrebbe procedere con ulteriori restringimenti in caso i livelli di inquinamento dovessero superare le soglie determinate dall’Unione Europea.
Tra le misure del piano, ci sono anche la realizzazione di nuove aree riservate ai pedoni e di maggiori spazi verdi; insieme alla sostituzione degli autobus più inquinanti con mezzi che rispettano l’ambiente. Il programma prevede lo stanziamento di 4 miliardi di euro (nel periodo che va dal 2024 al 2030), che verranno utilizzati nell’intento di diminuire le emissioni dannose per l’atmosfera.
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