Covid, la nuova ondata preoccupa: i sintomi a cui fare attenzione

E’ la notizia che non avremmo mai voluto dare, purtroppo, il Covid non è ancora debellato del tutto. Ci sono alcune varianti, una in particolare come vedremo più avanti, che fanno temere una nuova ondata di contagi.

Bisogna davvero prestare ancora molta attenzione per quanto riguarda la pandemia Covid. La malattia è naturalmente ridimensionata grazie ai vaccini ed al lavoro di prevenzione fatto. Grazie anche alle precauzioni che le persone hanno imprato a mettere in pratica, non è stata debellata del tutto. E’, anzi, una di quelle malattie che, forse, non potrà mai essere debellata completamente e definitivamente.

Allerta Covid stazione ferroviaria

Nelle ultime ore sta destando molta preoccupazione facendo scattare quello che, per il momento, è ancora un flebile campanello d’allarme, una sua variante in particolar modo. Si tratta della variante Covid Kp3. Una delle numerose varianti del virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia di COVID-19. Ogni variante del virus può presentare mutazioni che influenzano la trasmissibilità, la severità della malattia e la capacità di eludere le difese immunitarie.

Covid la variante Kp3 responsabile di una nuova ondata

Ecco, dunque, una panoramica su ciò che si sa sulla variante Kp3 e la sua pericolosità. In particolare ecco i sintomi tenere d’occhio per evitare guai molto più seri. C’è da dire subito in premessa che, secondo i dati, forniti dalle autorità sanitarie nazionali ma anche internazionali, siamo dinanzi ad un vero e proprio picco di contaggio. Qualche anno fa avremmo detto che ci troviamo dinanzi ad una vera e propria ondata. Oggi, però, vogliamo essere meno drastici e, soprattutto, non vogliamo creare allarmismi.

Medico in azione contro Covid

La variante Kp3, però, è senza ombra di dubbio la protagnosita di un vero picco di contagio della malattia come non si vede va da anni. Il dato che cambia e che rassicura, in qualche modo, un po tutti è ka pericolosità della patologia. Nonostante il picco e l’impennata di contagi, la variante non riesce comunque, per fortuna, ad essere pericolosa come tre anni fa. La campagna di vaccini, insomma, non solo ha fatto da argine alla malattia ma l’ha resa meno forte rendendo, al contempo stesso, le persone più forti.

La variante Kp3 è stata identificata per la prima volta negli Stati Uniti ed è stata classificata come variante di interesse o preoccupazione a causa delle sue mutazioni specifiche. Negli Usa, infatti, bel il 25% dei casi di coronavirus della nazione sono da attribuire a questa variante. Solo qualche giorni fa il Presidente degli Stati Uniti, Biden, in piena campagna elettorale è stato costretto a letto perché aveva contratto la variante Kp3 di Covid.

I sitnomi restano quello classici dell’influenza e del covid. Chi contrae la variante Kp3 può accusare febbre, tosse, difficoltà respiratorie, perdita di gusto e olfatto. Tra i sintomi anche starnuti, malessere, stanchezza, mal di gola, mal di testa. Rinorrea, il classico fastidio del naso che cola, riduzione dell’appetito, diarrea e dolori muscolari sono altri sintomi che si manifestano. A questi, però, nei casi più gravi per i quali è consigliabile rivolgersi subito al medico, si possono associare dolore al petto, mancanza di fiato, confusione e difficoltà nel parlare.

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