Ogni anno si ripropone sempre la solita questione: è legale potersi portare il cibo da casa e consumarlo in spiaggia anche se ci si trova in uno stabilimento balneare? La legge è chiara.
Sono tanti i video diffusi sui social che denunciano la situazione. Ancora nel 2024 ci sono gestori di lidi che vietano l’introduzione di cibo dall’esterno da parte dei bagnanti. Ma la legge è molto chiara su questo punto.
Altra cosa spesso denunciata è l’odiosa pratica della perquisizione di borse frigo e zaini cui improbabili ed improvvisati addetti alla sicurezza sottopongono le persone prima di accedere in spiaggia. Anche in questo caso la legge è chiarissima.
Come accade da anni, ogni estate si ripropone lo stesso quesito: se scegliamo di trascorrere una giornata in uno stabilimento balneare è lecito portarsi da casa il cibo da consumare sulla spiaggia? La risposta in realtà è scontata, ma per qualche motivo bisogna sempre ribadirla. E bisogna spendere due parole anche in merito all’odiosa (e, vi anticipiamo, illegale) pratica delle perquisizioni di borse termiche e zaini all’ingresso dei lidi balneari.
Ma andiamo con ordine e ribadiamo alcuni concetti. Partiamo dal presupposto che il mare e la spiaggia sono di tutti e che nessuno può vietarne l’accesso se non il sindaco del comune di pertinenza per motivi che riguardino la sicurezza e la salute pubblica.
Fatta questa premessa chiediamoci se sia lecito o meno portarsi del cibo da casa e se sia lecito o meno perquisire le persone prima del loro ingresso in spiaggia.
Per dirimere la questione possiamo fare riferimento a 3 articoli che si trovano in 3 testi diversi. Il primo è l’articolo 822 del Codice Civile, il secondo è l’articolo 352 del Codice di procedura Penale e il terzo è l’articolo 41 del Tulps (ovvero del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Partiamo dalla questione perquisizioni. E’ bene che il cittadino sappia che le sole persone autorizzate a perquisire sono ( proprio in base all’articolo 352 del Codice di procedura Penale) pubblici ministeri ed ufficiali di polizia giudiziaria. E’ l’articolo 41 del Tulps ad estendere questa possibilità anche agli agenti di polizia giudiziaria qualora vi sia fondato motivo di ritenere che ci siano, sul sospettato o nel luogo in cui egli è stato fermato, armi o altri oggetti pericolosi.
Dunque, no, gli addetti alla security non possono in alcun modo rovistare negli zaini o permettersi di compiere perquisizioni personali. Qualora vi capitasse chiamate immediatamente le forze dell’ordine.
Ma per rispondere alla domanda che fa da titolo all’articolo dobbiamo avere come punto di riferimento l’articolo 822 del Codice civile. Tale articolo sancisce che gli arenili e le aree antistanti il mare appartengono allo stato e non possono essere venduti. Siccome lo stato siamo noi è bene tenere presente che spiaggia, battigia e mare sono di tutti.
Quello che i titolari di concessioni gestiscono sono solo ed unicamente i servizi accessori. Quindi ombrelloni, sdraio, sedie e quant’altro. Tra i servizi non sono contemplati quelli di ristorazione. E quindi il consumatore ha assoluto diritto di portarsi da casa ciò che vuole.
ATTENZIONE però! La legge parla chiaro anche in merito al comportamento del consumatore che deve agire in base al buon senso. Può quindi, sì, portare al mare qualcosa da mangiare ma senza strafare. E quindi senza organizzare grandi tavolate, barbecue o ingombranti pic nic. La regola base è sempre quella di rispettare il prossimo.
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