Il caldo sembrava aver accennato a diminuire la sua morsa ed invece eccolo di nuovo che sta prendendo piede mano mano.
Ciò che in particolar modo colpisce sono le elevate temperature che, nonostante in alcune zone d’Italia soffino anche venti di brezza, specie lungo le coste, non accennano a diminuire provocando così fenomeni molto particolari.
Stiamo parlando di quelle che sono le cosiddette “notti tropicali”. Ma di cosa si tratta nello specifico? Cerchiamo di capire insieme.
Caldo africano: quanto durerà?
Quando pensiamo all’estate, di certo, associamo il tutto alle alte temperature, al caldo 8alcune volte anche in modalità afa) ma mai come sta capitando in questi ultimi tempi. Gli esperti fanno sapere, infatti, che il mese di luglio di quest’anno è stato fra i più caldi degli ultimi tempi, con temperature che sono andate più volte, ben al di sopra della norma.
Quello che, però, sconvolge di più è che, in alcune zone d’Italia, specie quelle più a Sud come in Sicilia, si è arrivati a sfiorare temperature che sono ben al di sopra del classico evento tropicale. Arrivare a quasi 45° porta la mente diretta a quelle che sono le temperature nel deserto e se a questo, ci affianchiamo anche la mancanza d’acqua e la siccità che si avvicina sempre più minacciosa, la situazione non è di certo delle migliori.
In un’intervista rilasciata a PisaToday, Edoardo Ferrara, meteorologo del sito 3bmeteo, ha spiegato nel dettaglio cosa sta accadendo in queste ultime ore: “Le temperature saranno in ulteriore aumento, con caldo che si farà sempre più intenso, tanto che al Centrosud nella prossima settimana potremo nuovamente registrare picchi di 38-40°C sulle zone interne lontane dal mare”. Insomma, non c’è nulla da stare tranquilli.
Ecco perché in Italia si parla di “notti africane”
L’alta pressione africana, infatti, continua ad essere presente sul nostro territorio anche nei prossimi giorni, portando così tempo stabile e soleggiato su tutto il paese, eccezion fatta per qualche acquazzone, specie pomeridiano, sia sulle Alpi che sugli Appennini, dovuti però anche loro al gran caldo.
“Gran caldo anche al Nord, specie da lunedì quando si potranno raggiungere picchi di 36-38°C in Pianura Padana […]Tra le città più roventi ci saranno Mantova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Firenze, Terni, Roma, Frosinone, Sulmona, Caserta, Foggia, Matera, Cosenza, Caltanissetta, Catania, Nuoro” – continua l’esperto. Ciò che però maggiormente preoccupa sono le cosiddette notti tropicali, ovvero quando le temperature minime non scendono al di sotto dei 23°, portando così quella sensazione di umidità a protarsi anche la notte e non solo durante il giorno.
“Dal 2-3 agosto in avanti qualche temporale in più potrebbe infatti tornare a farci visita a partire dal Nord, contestualmente ad un solo parziale smorzamento della canicola” – prosegue ancora Ferrara, anche se, a quanto ci avevano già accennato, il caldo durerà così potente almeno fino al prossimo 10 agosto.