Questo rapido test ti aiuta scoprire se soffri di importanti malattie

È quello che tutti vorremmo riuscire a comprendere e, anche, a sapere prima che sia troppo tardi. Non è sempre possibile? Forse non del tutto.

Scoprire di avere una malattia non è sempre facile però, allo stesso tempo, possiamo anche prevenire il suo arrivo attraverso l’utilizzo di un semplice test del sangue. Ecco cosa è stato di recente scoperto.

Analisi del sangue

Una piccola goccia di sangue può aiutarci a prevenire diverse malattie, scoprendole in tempo. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Una scoperta senza precedenti

Può un piccolo esame del sangue aiutarci a scoprire se il nostro corpo è affetto da una di queste 67 malattie? A quanto pare sì, e non è solo fantascienza. Recenti studi hanno dimostrato che diverse forme tumorali, ma anche dei disturbi cardiaci e neurologici, fanno parte di quell’elenco di 67 malattie che possono esser scoperte in tempo attraverso un’analisi del sangue. In che modo? Analizzando le proteine presenti nel plasma.

Uno studio pubblicato su di una rivista scientifica, giustifica ed afferma che tutto questo è più che possibile. La ricerca è stata portata avanti con una collaborazione fra aziende farmaceutiche e Università, quali la GlaxoSmithKline, l’Università di Cambridge, l’University College di Londra, l’Università Queen Mary di Londra e l’Istituto di Sanità di Berlino.

Scoprire in tempo la malattia e, in alcuni casi, anche quelle rare, è un passo avanti per la ricerca e, soprattutto, per arrivare tempestivamente all’individuazione di una cura adatta al singolo paziente. Ma come può il sangue rilevare tutto questo? Attraverso lo studio citato, sono state scoperte ben 618 proteine indicative di ben 19 forme di tumore. Fra queste 107 molecole che potrebbero addirittura segnalare il pericolo con almeno 7 anni di anticipo.

Microscopio

L’analisi del sangue aiuta a scoprire malattie

Dall’altro lato, un altro studio dello scorso anno, sempre attraverso un prelievo del sangue, aveva portato all’individuazione della possibilità di capire quanto un organo invecchierà in persone che sono apparentemente sane ed avere così la possibilità di indirizzare la persona verso cure mirate prima che si ammali del tutto.

Gli studiosi hanno portato avanti ricerche su circa 3000 proteine ottenute da 40mila persone selezionate a campione. “Per ciascun disturbo, gli autori dello studio hanno poi individuato la firma specifica, costituita dalle 5 alle 20 proteine più importanti. Il metodo così ottenuto si è rivelato più efficiente nel predire la malattia rispetto a quelli basati su informazioni standard attualmente in uso” – spiegano in un articolo riportato dall’Ansa.

Una sfida fondamentale nello sviluppo dei farmaci sta nell’identificare i pazienti che hanno maggiori probabilità di trarre beneficio dai nuovi composti” – afferma, con gioia, il vicepresidente di Gsk. Un vero e proprio passo avanti per la ricerca.

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