Momento di rinnovamento per la città di Torino anche dal punto di vista architettonico e funzionale. E l’attenzione è rivolta, proprio, verso le stazioni.
Una di queste, la stazione “Dora”, si rifà il look nella sua totalità diventando una stazione all’avanguardia, basandosi sulle opere di Diulgheroff e divenendo così punto di partenza, quanto anche di rilancio, per tutte le altre stazioni della città.
Un progetto nuovo che vale la pena di guardare e conoscere da vicino. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta nel dettaglio.
Le stazioni sono il punto di crocevia, non solo per i cittadini che abitano in una città ma anche di coloro che, per essa, vi transitano. La città di Torino, capoluogo del Piemonte, è una delle grandi città del Nord Italia dove di cittadini e turisti, ogni giorno, ne transitano a centinaia e, di conseguenza, usano non solo il proprio mezzo di trasporto (l’auto) ma anche e soprattutto metro e bus.
Avere delle stazioni che guardino al futuro, che siano tecnologicamente avanzate e che, al tempo stesso, rispettino anche l’ambiente, è uno dei principali motivi per i quali si attuano delle opere di ristrutturazione e riqualificazione non solo delle strutture della stazione stessa, quanto anche di tutti i congegni che ne permettono lo scambio quanto anche il passaggio dei treni.
Una delle stazioni che, a Torino, sta per rifarsi il look è quella di “Dora” che avrà un aspetto del tutto futuristico. Si tratta dell’ex capolinea della ferrovia Torino-Ceres, rimasta chiusa al pubblico dal 2020. La proposta di riqualificazione dell’opera stessa è stata presentata da diversi esponenti politici locali, quali la seconda commissione del Comune di Torino, presieduta da Antonio Ledda, e anche della Circoscrizione 5, presieduta da Bruno Francavilla.
Insieme a loro anche altri rappresentanti di espressioni locali, quali Ferruccio Capitani dell’Associazione Italiana per la Protezione del Paesaggio che ha presentato la vera e propria opera di riqualificazione nel suo complesso, che comprenderà non solo la stazione in se per se quanto anche l’ex circolo Valli di via Stradella.
L’ispirazione è arrivata guardando un’altra stazione della Metro di un’altra grande città, quale la stazione Toledo di Napoli, dove uno spazio ferroviario è diventato anche centro artistico vero e proprio, con milioni di turisti che la visitano ogni anno. Il progetto della stazione Dora si concentra su Nicola Diulgheroff, artista bulgaro, che è stato anche pittore, designer, grafico e architetto, trasferitosi a Torino negli anni del futurismo.
Attualmente, l’area della stazione Dora è gestita da RFI e sarà liberata entro il primo trimestre del 2025, dando così l’avvio alla riqualificazione che dovrebbe concludersi nel 2026.
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