Le temperature eccessivamente alte hanno portato alla presa di una decisione drastica nella città di Torino: la misura determinerà cambiamenti importanti.
Da quando l’estate ha avuto inizio, sono state registrate delle temperature record: il caldo si fa sentire ogni giorno di più e le conseguenze non mancano. Dalla siccità agli incendi che, per esempio, stanno interessando il sud Italia, la situazione ci sta facendo sempre più allarmante. Nel Comune di Torino, proprio per rispondere a quella che ormai è un’emergenza a tutti gli effetti, è stata presa una decisione drastica, che porterà a cambiamenti significativi.
Sono diversi i rischi che si legano alle alte temperature che, in questi giorni, stanno mettendo tutti noi in difficoltà. L’estate è la stagione più attesa dell’anno, certo, ma il caldo record registrato negli ultimi mesi sta diventando una criticità per diversi motivi. Sia per quanto riguarda l’ambiente, dato che le temperature torride sarebbero legate al cambiamento climatico e al riscaldamento globale sempre più discusso; sia per le nostre stesse vite, poiché i fenomeni meteorologici avversi hanno un diretto impatto a livello economico ma anche sociale.
In questo panorama, a rimetterci potrebbe essere la nostra salute. I casi di persone che, a causa del caldo insopportabile, avvertono colpi di calore e altri disagi sono tanti. E, nelle situazioni peggiori, si potrebbe arrivare addirittura a decessi. È proprio per questo motivo che il Piemonte ha deciso di tutelare i lavoratori che, durante la bella stagione, svolgono occupazioni di fatica.
La Regione è al lavoro per dare forma ad un’ordinanza volta ad introdurre uno stop di almeno 4 ore per chi, al momento, si ritrova a lavorare sotto al sole. La misura prevede, quindi, che tra le 12.30 e le 16 i dipendenti possano fermarsi così da evitare sforzi eccessivi nelle ore più calde della giornata. Ad essere interessati sarebbero, in particolare, i lavoratori impegnati nei settori agricolo, edile e florovivaistico. Non è da escludere che possano essere coinvolti anche altri campi, tra cui quello metalmeccanico.
Il Piemonte sarebbe la prima Regione del nord ad introdurre tale normativa. L’ordinanza, per ora, ha trovato conferma in Calabria, Puglia e Abruzzo, tra le altre, e si tratterebbe di un importante passo avanti nella tutela dei lavoratori che, in estate, si sottopongono ad un grande rischio. La misura avrebbe la durata di un mese, per tutto agosto: ad avanzare la proposta – che, attualmente, sta venendo discussa – ci ha pensato Cgil Piemonte ed è stata successivamente ampliata agli altri sindacati.
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