Alle Olimpiadi di Parigi i nuotatori italiani mettono in campo la loro arma segreta. Si tratta di segni sul corpo, dei cerchi antiestetici, spesso di colore scuro che richiamano una pratica antica, al limite dell’esoterico.
Parliamo della coppettazione una pratica che, soprattutto, i nuotatori non possono nascondere. Gli atleti del nuoto, coperti solo dal costume e dalla cuffia, espongono il loro corpo finendo per mettere in bella evidenza quei cerchi tanto strani quanto assurdi. Da qualche anno a questa parte, dal 2016 più o meno, assistere a gare di nuoto in tv significa guardare atleti che espongono strani segni sul loro corpo.
Come fossero dei lividi da Michael Phelps l’indiscusso campione straordinario americano a Paltrinieri, oggi a Parigi a mettere in mostra quei segni è Martinenghi, il nostro attuale campione più rappresentativo in vasca. Stiamo parlando della pratica del cupping, noto anche come coppettazione, una tecnica terapeutica antica che sta conoscendo una rinnovata popolarità sia nel mondo occidentale che orientale.
La pratica del cupping alle Olimpiadi di Parigi
Originariamente praticata nelle culture tradizionali di Cina, Medio Oriente ed Egitto, il cupping viene oggi utilizzato da atleti, celebrità e appassionati di medicina alternativa per i suoi potenziali benefici per la salute. Le radici del cupping risalgono a migliaia di anni fa. Documenti storici mostrano che la pratica era già diffusa nell’antica Cina, dove veniva usata per trattare una vasta gamma di disturbi, dal dolore muscolare alle malattie respiratorie. Anche nell’antico Egitto, come testimoniano i papiri medici, e nelle culture greche e romane, il cupping aveva un ruolo di rilievo nella medicina dell’epoca.
Il principio alla base del cupping è la creazione di un vuoto che solleva la pelle e i tessuti sottostanti. Questo processo si ritiene stimoli la circolazione sanguigna e linfatica, allevi il dolore muscolare, riduca l’infiammazione e promuova il rilassamento. Nonostante la popolarità della coppettazione, le prove scientifiche a sostegno dei suoi benefici sono ancora limitate e spesso contraddittorie.
Gli atleti utilizzano il cupping per alleviare i dolori muscolari e migliorare il recupero dopo l’attività fisica. Si ritiene che il cupping migliori il flusso sanguigno nelle aree trattate, favorendo la guarigione e la rigenerazione dei tessuti. La tecnica del cupping umido è considerata utile per purificare il corpo dalle tossine. Il cupping può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, promuovendo un senso generale di benessere.
La coppettazione una pratica antica
Alcuni studi suggeriscono che il cupping possa avere effetti positivi sul dolore muscolare e sulla circolazione, ma molte ricerche sono considerate di bassa qualità metodologica. Di conseguenza, la comunità medica rimane divisa sull’efficacia della pratica. Il cupping è generalmente considerato sicuro quando eseguito da professionisti qualificati. Tuttavia, può causare effetti collaterali come lividi, irritazione della pelle e, in rari casi, infezioni. È importante consultare un medico prima di sottoporsi al cupping, soprattutto se si soffre di condizioni mediche preesistenti.
Il cupping rappresenta un interessante connubio tra tradizione e modernità, offrendo una prospettiva unica sulla gestione del dolore e del benessere. Sebbene le prove scientifiche siano ancora in fase di sviluppo, l’esperienza soggettiva di molti individui continua a sostenere l’efficacia della pratica. Se anche voi state pensando di provare è, opportuno, specificare che come per ogni terapia, è essenziale informarsi adeguatamente. Affidarsi a professionisti competenti per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.