Purtroppo, i truffatori sono sempre in agguato. E in questi ultimi mesi hanno messo a punto delle nuove frodi telefoniche da cui ognuno di noi dovrebbe imparare a difendersi.
Sono diverse le tipologie di truffe in cui potremmo incappare. Da quelle online, tra cui spicca il phishing, a quelle tramite SMS o messaggi via mail. I malviventi ne sanno sempre una più del diavolo e non si smentiscono mai quando si tratta di trovare nuove soluzioni per mettere mano al denaro delle loro vittime. In questi mesi si sta facendo strada una truffa telefonica che, come di consuetudine, punta ad accaparrarsi i dati degli utenti per poter ripulire i loro conti. Imparare a riconoscerla e sapere come difendersi diventano due temi fondamentali.
Ogni giorno siamo ormai abituati ad essere “bombardati” dalle chiamate più disparate: dalle compagnie telefoniche alle offerte di vario genere, finiamo spesso a rispondere a telefonate da parte di numeri ignoti. D’altronde, potrebbe sempre trattarsi di una comunicazione importante o di una proposta interessante. Eppure, è proprio su questo che fanno leva i truffatori.
Un argomento che, nell’ultimo periodo, ha fatto molto discutere è la fine del mercato tutelato per quanto concerne i rifornimenti di gas e luce. Numerosi utenti sono passati a quello libero e, in tanti casi, si è creata una certa confusione al riguardo. Per i malintenzionati, si è trasformata in un’occasione imperdibile per raggirare i clienti.
Le chiamate da parte di falsi rappresentanti dei gestori delle forniture hanno preso piede in un batter d’occhio. Moltissimi utenti sono stati abbindolati dopo aver risposto alle truffe telefoniche (effettuate tramite numeri privati nella maggior parte dei casi) di presunti professionisti riusciti a convincerli del fatto che un cambio di fornitore o un nuovo contratto fosse ciò di cui avevano bisogno.
Spesso, i truffatori menzionano leggi che, tuttavia, sono in realtà inventate per portare a termine i loro piani. Un dettaglio che non dovremmo mai tralasciare, davanti ad una chiamata ambigua, è che solitamente i distributori – in casi simili – si rivolgono ai propri clienti tramite comunicazione scritta. Niente telefonate sospette, dunque. Chiedere al proprio interlocutore quali siano il suo nome e cognome, informandosi sul contatto e verificando che non si tratti di menzogne, può essere certamente d’aiuto.
Per difendersi da queste truffe, inoltre, si consiglia di chiedere che le informazioni vengano trasmesse tramite email – proprio come farebbero i reali fornitori. Non lasciarsi ingannare dalle offerte di cui talvolta i malfattori si fanno promotori è un altro passo importante. Lo stesso vale per le richieste di dati sensibili: mai fornire informazioni private, sul proprio conto corrente o sul contatore. Il rischio è di vedersi sottrarre soldi. Infine, un’azione che dovrebbe compiere per fermare il prima possibile i raggiri dei truffatori è segnalare qualsiasi numero che si sembra sospetto.
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