Specialmente d’estate, quando fa caldo, non è raro, sia per le donne che per gli uomini, soffrire di forti pruriti alle gambe.
E non si tratta soltanto di punture di zanzare o, dall’altro lato, anche di ricrescita di peluria precedentemente tolta. Quando il prurito diventa forte ed intenso, può esserci sotto qualche altro sintomo più grave.
Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta e se ci sono delle eventuali soluzioni a questo annoso problema, quanto fastidio.
Una situazione che sembra colpire un po’ tutti, specialmente d’estate o, comunque, quando aumentano le temperature: il prurito alle gambe. Come dicevamo, non si tratta solo di irritazioni, di punture di zanzara o quant’altro. Molto spesso potrebbe anche trattarsi di un qualcosa che non riusciamo a percepire all’esterno.
Il prurito non sempre c’entra con la nostra pelle, anzi. Specie quando non abbiamo niente di visibile, allora la causa va cercata in profondità, negli strati al di sotto della pelle stessa. Se si tratta di un problema che riguarda l’epidermide (lo strato più superficiale della pelle) il prurito può essere dovuto ad un contatto con delle sostanze alle quali siamo allergici e non lo sappiamo.
In questo caso, la pelle si arrossa e inizia il prurito anche con un’eventuale comparsa di bollicine. Qui, basta semplicemente l’applicazione locale di una crema cortisonica o antistaminica per qualche giorno e tutto torna alla normalità. Ma, quando questo non è, allora la causa va ricercata molto più a fondo.
Il primo campanello d’allarme è quello di una cattiva circolazione. Il flusso sanguigno, quando non circola bene, può portare, specie alle gambe, arrossamenti, prurito e soprattutto pesantezza. Questo accade in particolare su coloro che soffrono di vene varicose o che hanno un’insufficienza venosa, anche cronica.
Cosa fare in merito allora? Non lasciarsi andare ma controllare immediatamente di cosa si è affetti, anche perché a lungo andare un’insufficienza venosa può provocare anche danni al cuore. Un quotidiano esercizio fisico alle gambe può portare sollievo, ad esempio tenere le gambe sollevati quando si sta sdraiati, che aiutano a ridurre gonfiore e prurito o, anche, l’indossare calze a compressione che aiutano il microcircolo.
In primis su tutti, però, il consulto di un medico che potrà dare una diagnosi precisa.
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