Le uova sono un alimento che ognuno di noi compra spesso e volentieri al supermercato: prestare attenzione ai dettagli riportati può rivelarsi molto importante per diversi motivi.
Quando facciamo la spesa, dovremmo essere sempre consapevoli di ciò che stiamo andando ad acquistare. Questo per una serie di ragioni, a partire dal nostro stesso benessere. In tal modo, infatti, potremo evitare di acquistare prodotti che, per esempio, non sono realmente salutari e rischiano di farci solo più male che bene. Per molti, poi, è importante informarsi sugli articoli comprati così da fare scelte che siano più sostenibili per l’ambiente. Anche quando si parla di uova, un alimento che in tanti consumano spesso e volentieri, bisognerebbe prestare attenzione ai dettagli.
Recandoci al supermercato, ci saremo accorti tutti dei codici presenti sui gusci delle uova. Ovviamente, non vengono messi lì per puro caso: ciascuno ha un significato ben preciso, che dovremmo conoscere per fare degli acquisti che sia davvero consci e trasparenti. Questi possono fornirci importanti informazioni sull’alimento che intendiamo comprare. Infatti, non tutte le uova sono uguali e non tutte vengono prodotte seguendo le medesime modalità.
Prima di acquistare uno di questi alimenti, dunque, faremmo bene a controllare quanto riportato sui suoi gusci. I codici sono composti sia da lettere che da numeri e, per cominciare, presentano una cifra che segnala la tipologia di allevamento delle galline. Nello specifico, ne esistono tre: 0 indica gli allevamenti biologici, in cui gli animali vengono tenuti all’esterno e consumano, per l’appunto, mangimi biologici; 1 si rifà agli allevamenti all’aperto, dove le galline sono libere di muoversi in esterna; 2 si riferisce agli allevamenti a terra, in cui gli animali vengono tenuti in spazi chiusi; infine, 3 è per gli allevamenti in gabbia, nei quali le galline restano in gabbia e non hanno modo di muoversi.
Le prime due cifre (0 e 1) sono sicuramente le migliori tra cui scegliere – non solo per la loro qualità, ma anche per le condizioni in cui si trovano gli animali. Il codice 2 è una sorta di via di mezzo: il prezzo è più conveniente, sebbene la qualità della vita delle galline sia inferiore. Il codice 3, invece, sarebbe da evitare soprattutto per le condizioni in cui riversano gli animali.
A queste cifre fanno seguito due lettere che si riferiscono al Paese di produzione. Se per esempio dovessimo trovare la sigla IT, questa starebbe per Italia. A ciò si aggiungono poi il codice ISTAT della provincia e quello del comune in cui l’allevamento ha sede. Infine, si trova il codice che identifica l’azienda agricola. Tutti dati necessari alla tracciabilità dei prodotti. Per concludere, ci sono anche altri parametri che possono essere utilizzati in riferimento alle uova.
Il primo riguarda il loro peso: S sta per piccole (meno di 53 grammi), M indica uova medie (con un peso tra i 53 e 62 grammi); L è grandi (63-72 grammi); mentre XL si rifà alle uova “grandissime” (con un peso che supera 73 grammi). Il secondo parametro, invece, concerne la freschezza del prodotto. La categoria A indica gli alimenti freschi da consumare direttamente, ossia quelli che acquisiamo al supermercato; la categoria B è riservata alle uova di una qualità più bassa; mentre la categoria C rappresenta le uova declassate, che non vengono destinate all’industria alimentare.
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