La quantità di smog presente nell’aria è alle stelle. Quindi il Piemonte ha deciso di incentivare sempre di più la black box. Sapete cos’è?
L’aria che respiriamo nelle grandi città, purtroppo, è sempre molto inquinata. Lo sanno bene i piemontesi che, purtroppo, si trovano ogni giorno a respirare microparticelle dannose e polveri sottili che arrivano, soprattutto, dalle automobili. È per questo che le amministrazioni stanno cercando di trovare tutte le soluzioni possibili per ridurre lo smog e, proprio in Piemonte, la pratica del Move-In sta ottenendo un grandissimo successo.
Trovare il modo di ridurre le emissioni nocive che provengono delle automobili è infatti fondamentale per la salute di tutti e grazie a questa soluzione e agli incentivi che ne derivano forse siamo tutti sulla strada giusta. Ma di cosa si tratta?
Le Black Box per ridurre lo smog in Piemonte
Usiamo le automobili ogni giorno. Per andare a lavoro, per andare in palestra, per viaggiare… Sebbene ci siano soluzioni alternative come i mezzi pubblico o le biciclette elettriche l’innegabile comodità della propria auto vince sempre. E allora come fare per ridurre l’impatto delle auto sulla qualità dell’aria? In Piemonte si sta testando Move-In. Si tratta di una scatola nera installata dal 1 agosto al 30 settembre 2025 sulle automobili di chi vorrà aderire al progetto.
Ma cosa fa questa “black box”? In realtà non interviene direttamente sulle emissioni ma rende più responsabili i guidatori. Chi infatti aderisce al servizio si impegna a non superare un tot di chilometri assegnati a livello annuale e ciò comporta, ovviamente, una riduzione delle emissioni inquinanti dell’automobile. La scatola non fa altro che monitorare i chilometri percorsi e avvisare, tramite app, quando si sta raggiungendo il tetto. Se si supera la soglia non si può più circolare in determinate aree del Comune (segnate tramite app) e le forze dell’ordine, in caso di fermo del veicolo, possono controllare tramite applicazione se l’auto ha diritto di circolare oppure no.
L’adesione a Move-In sarà gratuita fino al raggiungimento del limite delle risorse stanziate per l’anno che ammontano a 1 milione di euro. Quindi, chi vuole aderire, non deve sostenere alcun costo.
L’idea quindi è quella di sensibilizzare i cittadini. Capita spesso infatti di non rendersi conto di quanto usiamo l’auto e di quanti chilometri facciamo anche solo per pigrizia alle volte. Così facendo invece si ha sottomano costantemente la quantità di chilometri percorsi e si riesce a comprendere meglio quante emissioni nocive immettiamo noi stessi nell’aria con i nostri mezzi di trasporto. Un incentivo insomma a camminare di più, ma anche a promuovere il car sharing o l’utilizzo dei mezzi pubblici.