Quando l’intelligenza artificiale va in soccorso alla medicina nasce una sinergia speciale. Ecco la protesi del futuro di Torino.
L’avvento dell’IA è guardato da moltissime persone con un po’ di sospetto. Le informazioni reali e specifiche su questo tema sono ancora molto poche e la paura di molti è che questa nuova tecnologia possa andare a sostituire il lavoro umano. A oggi è un’ipotesi remota, nata purtroppo da un pizzico di disinformazione.
Come è già successo con altre scoperte scientifiche e tecnologiche del passato, l’intelligenza artificiale se correttamente integrata con la manodopera e con l’intelletto umano, crea infinite possibilità. Comprese quelle di ridurre i tempi di lavoro senza perdere risultati importanti, oppure donare una vita migliore a chi ha delle esigenze mediche particolari . Esempio concreto è la creazione di una protesi per una spalla realizzata per un paziente di 70 anni, e nata dalla sinergia tra la stampa in 3D, l’intelligenza artificiale e la grande maestria di una equipe di chirurghi.
La protesi di una spalla nata dall’intelligenza artificiale e dalla stampa 3D
Siamo all’ospedale San Luigi di Orbassano, precisamente nel reparto di ortopedia e traumatologia guidato da Filippo Castold. È qui, infatti, che è avvenuto il famigerato impianto di protesi di spalla realizzata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Il paziente che ha subito l’intervento soffriva di artrosi e la precedente protesi che le era stata impiantata in un’altra struttura ospedaliera richiedeva una revisione chirurgica. Aveva infatti ceduto per via di uno scarso spessore osseo del paziente. Il fatto che questa donna avesse delle problematiche a livello di resistenza ossea ha permesso all’equipe del San Luigi di studiare accuratamente le specifiche morfologiche e cliniche grazie alla TAC. Sfruttando poi l‘intelligenza artificiale, sono stati elaborati dei modelli 3D per una protesi personalizzata, unica proprio nel suo genere, realizzata in titanio che riesce a sopperire alla scarsa densità ossea.
L’intervento è stato un successo e di questa sinergia tra le nuove tecnologie e l’intelletto umano se ne sta parlando praticamente in tutto il mondo. Si tratta di un progresso importante, di un passo avanti che segna probabilmente una nuova tipologia di approccio alle protesi. Grazie, infatti, all’intelligenza artificiale, si potranno costruire delle protesi personalizzate, studiate e modellate sulle esigenze del paziente. Andando così a donare una soluzione più definitiva a tutti coloro che hanno bisogno di questa particolare operazione chirurgica.
Ecco come l’IA se inserita correttamente in un iter medico e piegata alle esigenze e alle idee dell’estro umano può essere un’alleata speciale.