Ogni anno è sempre la stessa storia: quando le vacanze finiscono, e l’estate inizia a volgere al termine, in molti avvertono un senso di malessere all’idea di tornare alla propria routine. Come venirne a capo?
Con il termine post-vation blues (oppure post-holydays blues) si fa riferimento alla sensazione di malessere che accumuna una vasta fetta delle persone che devono affrontare il rientro dalle vacanze. Queste ultime, infatti, rappresentano un momento in cui si stacca dal lavoro e dagli impegni quotidiani, per godersi un po’ di meritato riposo. In molti partono verso mete nuove, o tornano a visitare i propri posti del cuore, e il rientro a casa non è mai piacevole. Il pensiero di dover ricominciare a lavorare, oppure ad andare a scuola o all’università, può determinare sintomi tipici dell’ansia e della depressione.
Nelle scorse settimane, in tanti saranno partiti per le vacanze in compagnia dei propri cari o in solitaria. L’estate è il periodo più atteso dell’anno dalla maggior parte delle persone, dopo aver trascorso mesi alle prese con lavoro, studio e impegni vari. L’ora di tornare alle proprie attività è sempre più vicina (se non già arrivata) e tutto ciò potrebbe scaturire la comparsa di veri e propri sintomi, sia fisici che mentali.
Molte persone potrebbero sentirsi ansiose all’idea di rimettersi a lavorare, con sbalzi d’umore o una generale tristezza e mancanza di iniziativa. Si potrebbe finire a fare i conti con la malinconia o con un certo nervosismo, di sicuro non di aiuto. Ma anche con stanchezza, dolori muscolari, mal di testa e problemi nel prendere sonno. Come affrontare questo malessere, dunque, e trovare la serenità?
Il post-vation blues può essere combattuto ritrovando il buonumore e, soprattutto, la calma nonostante la fine delle vacanze. Per farlo, è possibile affidarsi ai consigli degli esperti di salute mentale. La psicologa comportamentale Mariska Fissette suggerisce di provare con quella che potremmo definire la “tecnica del 5-5-5-5”.
In che cosa consiste? “Bisogna notare 5 cose che si vedono, poi 5 cose che si ascoltano, poi 5 cose che si annusano e infine 5 cose che si toccano“, spiega l’esperta. Mettere al centro i propri sensi aiuta a rimanere nel “momento presente”, come afferma la psicologa.
Anziché rimuginare su ciò che ci fa sentire sotto pressione, dovremmo tentare di focalizzarci sulle piccole cose che portano gioia nella nostra quotidianità. Osservare il mondo utilizzando i nostri sensi e lasciare che questi si immergano, per esempio, nei suoni della natura potrebbe donarci una sensazione di benessere forse mai sperimentata prima.
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