Con Quota 98 è possibile anticipare l’accesso alla pensione. Ma per poter beneficiare della misura è necessario possedere specifici requisiti.
Da anni, il tema delle pensioni è al centro di un dibattito molto acceso. Il sistema italiano si trova ad affrontare diverse criticità e sono tanti i cittadini che, dopo essere finalmente arrivati all’atteso momento di uscita dal mondo lavorativo, finiscono col percepire assegni alquanto deludenti. Ciononostante, esiste anche la possibilità di contare su alcune misure volte ad agevolare l’accesso alla prestazione, ma solamente nel caso in cui si risponda a precisi requisiti.
In quanti sognano di andare in pensione in anticipo? In Italia, per poter beneficiare della prestazione, è necessario rispettare due prerogative. Innanzitutto, bisogna aver compiuto i 67 anni di età, soddisfacendo dunque il requisito anagrafico. In secondo luogo, servono almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, per chi nel corso della vita ne ha maturati di più, o ha svolto particolari occupazioni, si potrebbe valutare l’ipotesi di richiedere l’accesso a Quota 98.
La misura in questione si rivolge, nello specifico, a coloro che hanno eseguito lavori usuranti. Per fare alcuni esempi, potremmo citare le mansioni svolte in gallerie, cave e miniere, come anche nelle gallerie; quelle ad alte temperature, o di esportazione dell’amianto; oppure ancora il lavoro dei palombari. Le attività usuranti devono essere state attuate per un minimo di 7 anni negli ultimi 10 in cui si è stati occupati; oppure per almeno metà della propria vita lavorativa.
È compreso anche chi è stato impegnato in turni notturni (dalle ore 24 alle 5 del mattino), i conducenti di veicoli di trasporto pubblico (con una capienza che non vada al di sotto dei 9 posti)) e gli addetti alla linea catena. Il requisito contributivo richiesto per accedere alla prestazione è di 35 anni, mentre l’età dei lavoratori (sia dipendenti che autonomi) deve essere pari a 62 anni. Queste sono le regole in vigore fino al 2026. Come fare, quindi, per uscire dal mondo del lavoro sfruttando tale misura?
È fondamentale presentare domanda entro l’1 maggio dell’anno precedente a quello di raggiungimento dei requisiti. Un lavoratore che, per esempio, ha maturato questi ultimi nel 2023 avrebbe dovuto fare richiesta nel 2022. L’INPS procederà verificando la correttezza dei dati forniti: entro il 30 novembre dell’anno antecedente il raggiungimento dei requisiti, darà il suo esito. Nel caso di ritardi nell’invio della domanda, è sempre possibile richiedere l’accesso a Quota 98. Tuttavia, si potrà godere della prestazione un massimo di tre mesi dopo.
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