L’IA può essere sfruttata in numerosi ambiti, portando in molti casi ad esiti sorprendenti. Ed è proprio quanto sta accadendo nelle sale operatorie della città di Torino.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha guadagnato sempre più popolarità attirando l’interesse non solo degli studiosi ed esperti di ogni parte del mondo, ma anche degli utenti “comuni” curiosi di conoscerne gli utilizzi e le implicazioni. Con tale termine, si fa riferimento ad una branca dell’informatica che è stata in grado di rivoluzionare il nostro modo di rapportarci alla tecnologia e, viceversa, le modalità di interazione di quest’ultima. Di recente, a Torino si è giunti ad una nuova ed interessante svolta.
L’intelligenza artificiale può avere diverse applicazioni. Nel mondo dei social, per esempio, viene sfruttata per analizzare le preferenze degli utenti, identificare le tendenze del momento e proporre pubblicità personalizzate in base alle ricerche degli user. L’AI inoltre può essere utile nella realizzazione di immagini e testi, ma anche per creare musica.
Ovviamente, il tema dell’intelligenza artificiale si lega anche ai pericoli connessi: un suo uso inappropriato, per esempio, potrebbe determinare conseguenze molto negative. Ci sono, poi, le preoccupazioni concernenti il mondo del lavoro e il possibile rischio per molti di perdere la propria occupazione, venendo sostituiti da una “macchina”. Ad ogni modo, è indubbio che il progresso tecnologico è capace di portare a cambiamenti e novità importanti nelle vite di ognuno di noi, con sviluppi e scoperte decisivi.
L’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, insieme all’Università degli Studi di Torino e al Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Catania, ha lavorato ad uno studio destinato a condurre ad una svolta nella cura delle malattie coronariche, rendendo più semplice il procedimento di valutazione delle placche presenti nelle arterie coronarie.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista European Heart Journal Quality of Care and Cardiovascular Outcomes e rappresenta un passo avanti molto significativo. Facendo ricorso all’intelligenza artificiale, infatti, sarà possibile determinare con più precisione quando eseguire un’angioplastica coronarica, andando semplicemente a consultare una coronarografia.
Stiamo parlando di un’operazione che diventa necessaria nel trattamento delle cardiopatie coronariche. Essa si fonda sulla dilatazione del tratto di arteria ostruito, usando un catetere a palloncino. Di norma, le Linee guida internazionali prevedono di sottoporre il paziente a due esami – ossia iFR (acronomino che sta per istantaneous wave-free ratio) e FFR (Fractional Flow Reserve) – prima di procedere con l’angioplastica coronarica.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi gli esami non vengono effettuati. Le ragioni principali sono i costi elevati e il tempo necessario, oltre ai possibili pericoli per i pazienti. I ricercatori, con il loro studio, sono riusciti nell’intento di dare forma ad uno strumento in grado di sfruttare l’IA per determinare i valori di iFR e FFr sulla base delle immagini di coronarografia, con una precisione quasi del 90%: un ottimo risultato, dunque, per quanto riguarda l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle sale operatorie.
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