Un farmaco molto utilizzato è stato ritirato dal mercato. Il motivo dovrebbe mettere tutti in allerta: ecco cosa bisogna sapere.
Può capitare che un prodotto venga ritirato dal mercato. Solitamente, ciò avviene per motivi di sicurezza pubblica: se, per esempio, si riscontra la presenza di elementi che potrebbero essere dannosi per la salute degli acquirenti. Questo succede sia in ambito alimentare (rimuovendolo dagli scaffali del supermercato) che farmaceutico, come nel caso del medicinale finito al centro dell’ultima comunicazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Il ritiro cautelativo è stato effettuato da parte di Les Laboratoires Servier, la ditta che rappresenta Servier Italia SpA nel Paese. Ad essere interessato, è un farmaco che viene prescritto contro la fragilità capillare (una condizione che determina una rottura più facile e frequente dei capillari), l’insufficienza venosa degli arti inferiori (con sintomi che vanno da crampi e dolore alle gambe e ai piedi, al gonfiore e alla pesantezza) e le emorroidi.
Farmaco ritirato dal mercato, scatta l’allerta: qual è il lotto in questione e cosa si rischia
Il medicinale di cui stiamo parlando prende il nome di Daflon e il lotto ritirato dal mercato è il numero 6067369. La data di scadenza è fissata al 30/11/2025. Entrando nel dettaglio, si tratta della dose da 500 mg di 30 compresse rivestite con film. Ma per quale ragione è stata presa una misura simile?
All’interno del farmaco è stata riscontrata la presenza di trimetazidina, ossia un altro medicinale, che tuttavia si collega a gravi controindicazioni. A segnalare il ritrovamento è stata l’azienda francese, con conseguente ordine di ritiro ad opera di Les Laboratoires Servier, che ha annunciato l’inizio della procedura. Al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute spetterà accertarsi che venga effettuata.
Bisogna sapere, infatti, che la trimetazina è un farmaco interessato da restrizioni. Questo viene usato per curare l’angina pectoris (sindrome che provoca una sensazione di dolore e oppressione al petto), va ad agire positivamente sulla produttività del metabolismo cellulare del cuore e, in certi casi, viene prescritto anche per il trattamento di altre condizioni ischemiche – tra cui disturbi vascolari nell’orecchio o nell’occhio.
Tuttavia, il ricorso a tale medicinale si lega anche al pericolo di sviluppare disturbi a livello neurologico, tra i quali possiamo menzionare il morbo di Parkinson. Tracce di trimetazidina, dunque, sono state trovate nel lotto di Daflon attualmente ritirato. Questa dovrebbe essere utilizzata esclusivamente sotto prescrizione medica e, di conseguenza, in sua assenza sarebbe molto meglio evitarne il consumo.