Anche se le vacanze non sono ancora del tutto finite, anzi, per molti iniziano proprio in questi giorni, l’allarme truffe è sempre dietro l’angolo.
Non si tratta solo di furti nelle case ma anche di una nuova tecnica che i ladri e i malintenzionati stanno portando avanti proprio per quel che riguarda il settore turismo e le vacanze stesse, cerchiamo di capire di cosa si tratta.
Operatori turistici inesistenti e vacanze che sembravano esser state prenotate ma che, alla fine, non sono mai esistite. Possibile? Vediamo insieme.
Il mondo delle truffe, quanto anche quello dei truffatori, è sempre in allerta e dietro l’angolo. Diversi sono stati gli italiani (e non solo) che sono stati truffati in questo periodo estivo come diverse, anche, sono state le persone che hanno denunciato il raggiro alle Forze dell’ordine e, di conseguenza, sono stati tracciati dei nuovi profili che hanno portato a capire cosa stesse effettivamente accadendo.
Non solo nelle grandi località turistiche ma, anche, nelle grandi città. Ma di cosa stiamo parlando? L’Unione Consumatori ha cercato di monitorare la situazione aiutando i cittadini a capire cosa stesse accadendo: “Consigliamo di controllare sempre il nominativo del proprietario o il numero di telefono con una ricerca Google” – hanno affermato. Ma entriamo nel dettaglio.
Una delle truffe “più in voga” durante questo periodo estivo è stata quella delle case vacanze. Annunci che danno in affitto per il periodo di ferie ville, magari anche a due piani a prezzi scontati che hanno attirato, di conseguenza, tante persone ad accettare ed accaparrarsi l’affare. Salvo poi arrivare sul posto il giorno della prenotazione e non trovare nulla.
“La truffa, soprattutto per i meno esperti, è sempre dietro l’angolo. In Piemonte 3 consumatori su 10 sono vittime di queste truffe: alberghi e villaggi turistici fatiscenti, organizzatori esteri irreperibili o con sede legale in paradisi fiscali, fino a case vacanze già occupate o addirittura inesistenti” – a dichiararlo è Jessica Campolongo, del Comitato Regionale dell’Unione Nazionale dei Consumatori, in un articolo al “Corriere della sera”.
La stessa racconta che c’è chi ha dato anche una caparra o un anticipo di 600 euro per affittare una casa risultata poi essere inesistente: “Le truffe avvengono soprattutto all’interno dei confini nazionali o europei. Quello che consigliamo è di controllare sempre il nominativo del proprietario o il numero di telefono con una rapida ricerca su Google. E poi di prenotare solo nei siti che garantiscono il rimborso” – spiega.
Sono stati individuati, dalle forze dell’ordine, dei veri e propri siti fake con altrettanti profili creati ad arte, per attirare persone, specie le meno esperte, affittare fantomatiche case e, poi, storcere loro denaro. Le vittime sono soprattutto donne e anziani, meno abituati alla tecnologia che difficilmente denunciano, innanzitutto per vergogna di quanto è loro accaduto. Ma così non deve essere e, grazie proprio ad alcuni che hanno denunciato, è stato possibile risalire ad alcuni di questi truffatori.
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