Ci hanno sempre detto che l’acqua del rubinetto è potabile ed è sicura da bere in ogni parte d’Italia. Ma siamo davvero certi che sia così? O ci sono delle particolarità che dobbiamo sapere?
Ci sono alcuni che affermano addirittura che l’acqua del rubinetto possa essere pericolosa per la salute se bevuta. Ma quanto c’è di vero? Cerchiamo di capirlo insieme.
L’acqua del rubinetto fa risparmiare, dal punto di vista economico, molto per la famiglia, anche perché non sempre l’acqua che si acquista al supermercato in bottiglie di plastica è buona. Vediamo il perché.
Acqua: bene primario da salvaguardare
Parlare di acqua potabile per quel che riguarda ciò che esce dai rubinetti di casa nostra è sempre stato un argomento che ha tenuto banco in diverse discussioni, anche dal punto di vista scientifico. E diverse sono state anche le opinioni che vedevano alcuni affermare che le acque che escono dai rubinetti sono potabili, mentre altri affermano che sono pericolose.
Quanto c’è di vero dietro a tutto questo? Partiamo dal presupposto che, qualche volta, ci è capitato di aprire il rubinetto dell’acqua a casa e vederla uscire non più col il suo classico colore trasparente, ma con qualcosa di diverso. E da lì, la preoccupazione se poterla bere o meno. Di conseguenza, la corsa all’acquisto di bottiglie di plastica con acqua al supermercato.
Il Decreto Legislativo 31/2001 stabilisce che “tutte le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite”. Altro punto fondamentale è anche l’odore stesso dell’acqua, che non deve esserci assolutamente. Molto spesso, però, pensiamo che sia un problema solo di casa nostra. Ma se invece persiste anche nei palazzi o nelle abitazioni vicine, allora devono essere presi dei provvedimenti.
A cosa bisogna fare attenzione in particolare? Innanzitutto al colore dell’acqua: se questa si presenta di colore marrone, significa che al suo interno ci sono depositi di ferro. Cosa fare? Se non si è utilizzato il rubinetto per tanto tempo, basterà far scorrere l’acqua fino a quando non tornerà limpida. Ma se la situazione, invece, è regolare allora o sono vecchie tubature e, per precauzione, non bisogna bere quest’acqua.
Odore e colore: come capire se è potabile o meno
Altro punto: se l’acqua è di colore giallo, vuol dire che al suo interno c’è un’alta concentrazione di manganese. Se invece si presenta bianca, si tratta di un problema di pressione dell’acqua stessa. In entrambi i casi, è necessario rivolgersi al gestore.
Uno dei casi più comuni ed eclatanti sono le particelle di calcare in sospensione presenti nell’acqua. Non è nocivo ma è necessario capire da cosa proviene, quali sono le infiltrazioni e, per precauzione, anche far analizzare l’acqua stessa.
Se invece notiamo un colore verde, vuol dire che sono presenti residui di rame. Dicevamo all’inizio anche l’odore è fondamentale per capire se l’acqua sia potabile o meno. Se sentiamo odore di uova marce, vuol dire che è molto alta la concentrazione di zolfo al suo interno. Questo significa che è contaminata da batteri ed è assolutamente vietato berla ed utilizzarla.
Anche il cloro è un odore che non è gradito, ma a differenza degli altri è innocuo. Basterà semplicemente far riposare l’acqua, farlo evaporare e poi la si può utilizzare.