Allerta alimentare, questo tipo di carne è contaminata da PFAS: pericolo per la salute

Una nuova allerta alimentare è stata lanciata in seguito al rilevamento di PFAS in un determinato tipo di carne: prestare la massima attenzione è fondamentale.

I rischi legati all’esposizione ai PFAS vengono, ormai, sottolineati dalla comunità scientifica da tempo. Queste sostanze hanno effetti negativi non solo sulla nostra salute, ma sull’ambiente che ci circonda in generale. Nonostante ciò, da decenni vengono usati nell’industria per la produzione di articoli come pentole aderenti o giacche e scarpe impermeabili, ma anche per la realizzazione dei pesticidi. Il loro impiego può avere terribili conseguenze, proprio come accaduto di recente: un’indagine ha rilevato la presenza di tali composti in un tipo di carne.

Ciò che rende i PFAS tanto pericolosi è la loro tossicità unita alla resistenza ai processi di degradazione, che li rende praticamente indistruttibili, oltre che resistenti all’acqua. Caratteristiche che li portano ad essere conosciuti anche come “composti chimici perenni”, impiegati a livello industriale per conferire proprietà antiaderenti a prodotti come le pentole o per garantire che imballaggi e scatole siano idrorepellenti ed oleorepellenti.

Tali sostanze vengono utilizzate in una moltitudine di settori e il rischio che, per via di una scorretta gestione in fase produttiva, si diffondano nell’ambiente è alto. Ciò significa che i PFAS possono entrare a far parte della nostra catena alimentare, determinando una minaccia per l’organismo. I composti infatti possono provocare alterazioni al fegato, al sistema immunitario e a quello riproduttivo, come anche alla tiroide.

Riscontrati PFAS nella carne: l’indagine che fa scattare l’allarme

Una recente indagine ha portato a galla la presenza di PFAS nei terreni di diverse aziende agricole, dovuta probabilmente alla contaminazione dei fanghi di depurazione usati per gli impianti di trattamento delle acque reflue. Le sostanze in questione, come affermato in precedenza, sono state utilizzate anche per la produzione di fertilizzante: ciò spiegherebbe il loro rilevamento.

L’inchiesta è stata svota nel Canton San Gallo, in Svizzera, e i suoi esiti hanno portato ad una sospensione della vendita di carne per cinque delle aziende presenti sul territorio. I PFAS sono stati rilevati, in percentuale molto alta, negli animali e nelle acque circostanti, come anche nel latte. Le attività coinvolte dovranno attenersi a precise disposizioni, tra cui ricorrere all’acqua potabile comunale, anziché a quella di sorgente; inoltre, le loro mucche dovrebbero rimanere lontane dai terreni contaminati.

Tra le soluzioni proposte, si è pensato all’acquisto di foraggio proveniente da terre che non sono state intaccate dai PFAS. Per una bonifica dall’area, ad ogni modo, saranno necessari decenni. Gli agricoltori, per far fronte alle difficoltà, dovrebbero essere aiutati con dei crediti ponte, sebbene sia stato chiarito fin da subito che non potrà essere garantito un sostegno finanziario a lungo termine.