Novità significative per l’assegno unico, il beneficio infatti subirà una maggiorazione a partire da questo mese, non per tutti.
Dopo lo stravolgimento previsto per l’assegno unico erogato dall’Inps, arriva un’altra novità specifica per il mese di settembre e relativa appunto alla maggiorazione prevista rispetto alla base economica determinata. L’obiettivo della prestazione resta il medesimo, cambiano però alcuni dettagli.
Nel 2024 il beneficio erogato ha ricevuto alcuni aumenti, tuttavia ora si parla di una modifica significativa che potrebbe apportare un cambiamento degno di nota alla cifra finale. Guardando sul portale INPS, relativamente a quanto previsto dalle “maggiorazioni” in termini propri, se ne contano almeno otto nei mesi passati, sicuramente quindi un incremento di cui bisogna prendere atto.
Le maggiorazioni spettanti sono essenzialmente due al momento, una legata all’età della madre, infatti è prevista se questa ha meno di 21 anni, in questo caso può ottenere un aiuto aggiuntivo di 21.60 euro mensili a figlio. L’altra invece riguarda i genitori e la questione lavorativa. Se sono senza lavoro possono ottenere 32.40 euro mensili, questa maggiorazione è fissa per tutti.
In generale va considerato sempre l’ISEE che deve essere pari o inferiore a 16.215 euro, mentre se supera i 43.240,00 decade totalmente il beneficio. Facendo un calcolo pieno invece si arriva ad un beneficio aggiuntivo pari a 189.20 euro, ovvero la misura totale, che viene però distribuita solo a coloro che sono a basso reddito e quindi rientrano nel primo scaglione previsto dall’ISEE:
Le maggiorazioni dell’assegno unico sono erogate sempre per ciascun figlio a partire dal secondo, per i figli che hanno età inferiore ad un anno, per nuclei con figli che hanno età minore dei tre anni ed ISEE entro i 43.240 euro, figli con disabilità, madre entro i 21 anni, famiglia senza reddito da lavoro, nuclei con ISEE entro i 25 mila euro che hanno percepito nel 2021 l’assegno per il nucleo familiare.
Ci sono quindi moltissime casistiche diverse, chiaramente il tutto viene sempre calcolato in funzione del reddito e del numero di figli, questo spiega perché anche due famiglie con condizioni simili ma differenti possono avere diritto ad importi che sono nettamente distinti. La cosa fondamentale è rivolgersi a CAF e Patronati sul territorio per il supporto adeguato, sia per le domande che per eventuali maggiorazioni che spettano ma non sono state erogate direttamente.
Per ricevere la maggiorazione di settembre, se questa non viene automaticamente corrisposta, è fondamentale fare immediatamente riferimento al sito dell’INPS o ai supporti territoriali per avere delucidazioni sulle procedure.
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