Nuovi controlli del Fisco sulle Partite IVA: stavolta non sfugge nessuno, ecco perché

Partite IVA nell’occhio del mirino del Fisco: ora nessuno può più sfuggire ai controlli. Vediamo cosa cambia d’ora in avanti.

A fronte di tantissime aziende e liberi professionisti onesti e che pagano regolarmente tutte le tasse e i contributi che sono tenuti a pagare, purtroppo qualche “pecora nera” che sceglie la strada dell’evasione c’è sempre. E l’evasione rappresenta una grave piaga per il nostro paese.

Controlli del Fisco sulle Partite iva
Partite IVA nell’occhio del mirino del Fisco -(foto Ansa)- Lavocetorino.it

Una ferita che, da anni, continua a sanguinare e che, soprattutto, dissangua le casse dello Stato. Se oggi non ci sono abbastanza risorse economiche per la riforma delle pensioni o per altre misure di sostegno è anche a causa dell’evasione fiscale.

Ma da ora in avanti farla franca diventerà praticamente impossibile in quanto i controlli del Fisco si faranno sempre più intensi e attenti anche grazie all’aiuto di nuovi strumenti. Pertanto attenzione perché a finire nell’occhio del mirino dell’Agenzia delle Entrate, d’ora in poi, basterà davvero poco.

Partite IVA nell’occhio del mirino del Fisco: ecco cosa cambia

Hai intenzione di aprire una Patita IVA? Ottimo ma sappi che dovrai rigare dritto o pioveranno sanzioni molto pesanti su di te o sulla tua azienda. Con la Legge di Bilancio 2023, infatti, sono cambiate molte cose al fine di evitare – e prevenire – fenomeni di evasione.

Partite iva, cosa cambia
Controlli a tappeto per prevenire l’evazione/Lavocetorino.it

Chiunque abbia intenzione di aprire un’azienda piuttosto che un’attività commerciale di qualunque tipo o chiunque voglia lavorare in forma autonoma non occasionale, è tenuto ad aprire la Partita IVA. Per aprirla occorre meno di un giorno, tenerla aperta è poi tutta un’altra storia e, infatti, milioni di Partite IVA chiudono ogni giorno.

Ma il vero problema delle Partite IVA è l’evasione purtroppo. A fronte di molti liberi professionisti onesti, ci sono anche tanti “furbetti” che chiudono una Partita IVA e ne aprono un’altra pensando così di andare avanti a farla franca. Ma ora non sarà più così facile in quanto,  con la Legge di Bilancio 2023, sono state introdotte nuove misure volte a verificare gli eventuali profili di rischio del soggetto titolare della “nuova” partita IVA.

In pratica si va a verificare che il soggetto in questione non abbia una storia di debiti. Nel caso in cui il titolare di una nuova Partita IVA sia ritenuto un “profilo a rischio” sarà tenuto a dimostrare di non esserlo fornendo prove all’Agenzia delle Entrate. Essi dovranno, in pratica, comparire di persona presso l’ufficio competente, secondo le modalità e i tempi previsti dall’ordinamento tributario.

Nel caso in cui il professionista non sia in grado di fornire le prove richieste dal Fisco, non solo la sua Partita IVA verrà chiusa ma egli sarà anche tenuto al pagamento di una sanzione di 3000 euro. Nel caso in seguito volesse aprire nuovamente Partita IVA potrà farlo solo previa presentazione di una polizza fideiussoria o di una fideiussione bancaria della durata di tre anni e per un importo non inferiore a 50mila euro.

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