Le banche hanno deciso di attuare il passaggio definitivo verso la digitalizzazione: addio ai codici della carta di credito.
Sempre più persone cadono vittime dei raggiri economici, che prendono di mira la carta di credito del malcapitato di turno. E non si tratta di pochi casi isolati: i dati registrati dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie relative all’intero 2023 mostrano un aumento significativo delle truffe. Solo lo scorso anno sono stati registrati oltre 32.400 casi di raggiri in Italia, con un importo medio per frode di 4.666 euro.
La fotografia è chiara, c’è bisogno di un intervento immediato: “I dati riportati dal nostro Osservatorio confermano la necessità di un impegno congiunto su più fronti per contrastare efficacemente le frodi creditizie basate sul furto di identità” spiega Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.
Da qui nasce la collaborazione delle stesse banche e circuiti, che al passo con la tecnologia, hanno studiato un sistema per ridurre al minimo questo fenomeno. Tuttavia, una parentesi va alla digitalizzazione dei cittadini, che presto vedranno una rivoluzione radicale nel modo in cui effettuano pagamenti. Primo tra tutti il circuito Mastercard.
Prossimamente, Mastercard introdurrà una trasformazione radicale nel modo in cui effettuiamo pagamenti online. Invece di inserire manualmente i dati della carta di credito, i clienti europei utilizzeranno un sistema completamente tokenizzato, che sostituirà il tradizionale numero a 16 cifre con un token generato in modo casuale per ogni transazione.
Questo cambiamento mira a semplificare e rendere più sicuri i pagamenti digitali. A tal proposito Mastercard sta collaborando con banche, venditori e altri attori del processo di pagamento per creare un’esperienza in cui gli acquisti online saranno possibili con un semplice click, senza dover più digitare numeri o password. Il token, insieme a tecnologie come la passkey (impronta digitale o riconoscimento facciale), contribuirà a ridurre drasticamente il rischio di frodi. Un futuro senza numeri, insomma, ma cosa succederà a chi non è ancora completamente digitalizzato?
Se da un lato questa rivoluzione promette maggiore sicurezza e praticità, dall’altro solleva preoccupazioni per chi non è ancora al passo con la tecnologia. Non tutti, infatti, sono pronti ad abbandonare il tradizionale inserimento dei dati in favore di sistemi avanzati come le passkey. Le persone meno esperte di tecnologia potrebbero sentirsi spiazzate da questa transizione, trovando complicato adattarsi a nuove modalità di pagamento digitali.
Fortunatamente, per chi teme di non essere pronto per questo cambiamento, c’è ancora tempo per adeguarsi: Mastercard prevede di implementare queste novità entro il 2030. Questo lasso di tempo permetterà a tutti di prendere familiarità con le nuove tecnologie, evitando che il cambiamento si trasformi in un ostacolo piuttosto che in un’opportunità.
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