Approvato l’aumento pensioni con arretrati, scopri subito i dettagli per approfittarne: l’interessato dovrà presentare la domanda
I diritti inespressi possono consistere in somme o prestazioni non concesse dall’INPS se non dietro espressa istanza da parte del pensionato o in diritti e prestazioni sorti dopo la liquidazione della pensione. Si definiscono “inespressi“ poiché finché non si esercitano, si congelano per un determinato periodo di tempo. Nel caso in cui non siano esercitati entro 5 anni dal momento della loro formazione, si considerano prescritti. Allora, cosa bisogna fare per presentare la richiesta e non perdere l’occasione di sfruttarli? La prima cosa che devi sapere è che, sulla base delle norme tutt’ora vigenti, per usufruire dei diritti inespressi il primo requisito necessario è percepire una pensione inferiore a 750 euro al mese. Successivamente, sarà necessario presentare apposita istanza all’INPS o rivolgersi a Caf o Patronati. Vediamo subito dettagliatamente cosa occorre fare.
Risulta opportuno ricordare che la presentazione della domanda all’INPS mediante appositi moduli è fondamentale affinché i diritti spettanti siano a tutti gli effetti riconosciuti. Vediamo ora gli altri passaggi necessari.
Ultima ora shock: pensioni in aumento? Cosa si sa
Una volta presentata la domanda, l’INPS potrà valutare la sussistenza effettiva di diritti inespressi e ricalcolare, conseguentemente, la pensione, eventualmente aumentandola. La quattordicesima mensilità, le integrazioni al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali spettanti a diversi pensionati dal compimento del sessantesimo anni di età, l’assegno familiare per pensionati autonomi, le prestazioni per invalidi civili, le maggiorazioni sociali (dipendenti dall’età del pensionato), rappresentano alcuni esempi pratici di diritti inespressi. A quelli già elencati si aggiungono: la pensione di cittadinanza, il cui importo massimo è di 780 euro al mese di cui 150 riconosciuti come contributo per l’affitto della casa in cui il pensionato abita, l’assegno al nucleo familiare per i pensionati dipendenti e la maggiorazione per ex combattenti. Ma quali sono i passaggi per capire se puoi usufruirne?
La cosa principale da fare prima di presentare la domanda è verificare mese per mese tutte le voci che compongono l’importo dell’assegno mensile pensionistico, in modo da capire se l’importo calcolato per la pensione sia corretto o meno. Le molteplici voci che vanno a costituire tutte le pensioni si possono accertare dettagliatamente mediante un’esame dei propri cedolini o, nello specifico, del modello Obis/M.
Tale modello riporta mensilmente l’importo della pensione e tiene in considerazione tutte le eventuali trattenute fiscali e sindacali e i potenziali aumenti dovuti alla rivalutazione automatica. In tale documento sarà riepilogato ogni dato inerente al relativo trattamento pensionistico, come gli importi mensili lordi delle rate e l’eventuale tredicesima, gli importi mensili netti e via dicendo.