Il ricordo della piccola Laura, uccisa dal fuoco scatenato dallo schianto della Freccia Tricolore: un anno fa la tragedia

Un anno fa lo schianto di uno dei jet delle Frecce Tricolori nel cielo di Torino, la bomba di fuoco uccise la piccola Laura, 5 anni: il ricordo della famiglia.

È trascorso un anno esatto dal disastro che ha stravolto la vita della famiglia Origliasso. Il 16 settembre 2023, infatti, durante un’esibizione della Frecce Tricolori sul cielo di Torino, uno dei jet, mentre stava effettuando la manovra di decollo dall’aeroporto di Torino-Caselle, nel Comune di San Francesco al Campo, aveva iniziato a dare problemi a seguito dell’impatto con alcuni volatili.

La piccola Laura ucciso dal fuoco dell'aereo
La piccola Laura morta per la bomba di fuoco (LaVoceTorino.it)

L’impatto aveva reso ingovernabile l’aereo, non lasciando altra scelta al Maggiore Oscar del Do che abbandonare il mezzo, dopo averlo indirizzato verso un campo lontano da un centro abitato. Nonostante la manovra, che sicuramente ha evitato una tragedia più ampia, la bomba di fuoco creata dallo schianto del jet al suolo, aveva investito l’auto sulla quale viaggiava la famiglia Origliasso, uccidendo Laura, 5 anni.

Parla la famiglia Origliasso a un anno di distanza dallo schianto della Freccia Tricolore che uccise la piccola Laura

La lunga scia di fuoco sprigionata dai motori del velivolo dopo l’impatto, aveva investito l’auto sulla quale viaggiava la famiglia Origliasso: papà Paolo, mamma Veronica, i figli Andrea e Laura. Era stato il padre il primo a scendere dalla vettura infuocata, portando in salvo prima la moglie Veronica, paralizzata dallo shock, poi il figlio Andrea, ricoperto di ustioni.

Aereo Frecce Tricolori schiantato a terra
Lo schianto della Freccia Tricolore (LaVoceTorino.it)

Per la piccola Laura, 5 anni, non c’era stato nulla da fare. La sua portiera era rimasta sigillata dal calore, inoltre, il suo seggiolino non le aveva permesso di uscire in tempo. L’uomo, a distanza di un anno, ancora non si perdona per non essere riuscito a salvare la sua bambina: “Ho reagito troppo lentamente”, dichiara, anche se non ha alcuna responsabilità nella tragedia.

Il ricordo di Laura, la bambina uccisa dal fuoco della Freccia Tricolore

I genitori oggi ricordano la bella Laura: dicono che era una bimba solare e tranquilla, che non piangeva mai. Oggi, Laura avrebbe iniziato il primo anno di scuole elementari, e invece la sua vita resta ferma lì, in quel tragico 16 settembre 2023. “Quando litigavamo, lei ci riprendeva, la sera veniva a dormire con noi. Eravamo felici”, ammette mamma Veronica.

Il fratello Andrea, in questo ultimo anno, ha dimostrato grande maturità ed empatia. Il giovane non riesce a spiegarsi il perché sia accaduta una tragedia simile, e prova tanta rabbia, un sentimento difficile da gestire, ma è molto vicino ai suoi genitori, li abbraccia e li bacia spesso, per tirarli su di morale.

La ricostruzione della tragedia, lo schianto del jet e l’uccisione di Laura

Quel giorno, la famiglia stava rientrando a casa, dopo aver assistito a una partita di calcio del figlio maggiore. L’Aermacchi, guidato al Maggiore del Do, aveva perso quota proprio al loro passaggio. L’uomo si era paracadutato fuori per salvarsi la vita. Ora è accusato di omicidio colposo. Altro dramma durante una competizione è accaduto pochi giorni fa, al Salone di Torino, quando un veicolo è finito contro la folla.

Paolo Origliasso vorrebbe parlare con lui, visto che ancora non c’è stata occasione, mentre Veronica non è pronta a farlo. “È trascorso un anno, seguiamo i consigli degli psicologi, andiamo avanti così”, ammettono. La coppia cerca di vivere una quotidianità normale, nonostante il dolore, ma è complicato, “sarebbe meno complicato se la giustizia non ci lasciasse in questo limbo”, aggiunge Veronica.

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