Spreco alimentare in crescita in Italia, tra i cibi maggiormente scartati ci sono frutta, verdura e pane: il triste fenomeno segna +45%.
Purtroppo, lo spreco alimentare è in forte crescita in Italia. Il triste fenomeno segnala nel 2024 un aumento di 45%. Ogni settimana, nel secchio della spazzatura finisce oltre mezzo chilo di cibo a persona, segnando un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra i cibi maggiormente scartati troviamo gli alimenti simbolo della dieta mediterranea, tra cui frutta, verdura e pane.
In pratica, lo spreco alimentare si fa beffa della genuina dieta mediterranea, la più salutare al mondo, segnando tonnellate di frutta, verdura, pane, insalate, tuberi, ma anche carne e pesce, ogni giorno gettati nel secchio della spazzatura. Il report dell’Osservatorio Waste Watcher International sugli sprechi alimentare nei Paesi del G7, mette in luce dati allarmanti, che dovrebbero far riflettere.
L’Osservatorio Waste Watcher International, la Campagna Spreco Zero dell’Università di Bologna, insieme a Ipsos, forniscono un report inquietante sullo spreco alimentare. L’obiettivo dei dati raccolti è quello di far riflettere e di attirare l’attenzione in occasione del prossimo G7 Agricoltura. In particolare, si sottolinea la cattiva gestione della spesa delle singole famiglie.
In evidenza è il maggior consumo di cibo spazzatura, dunque una domanda maggiormente concentrata verso prodotti di bassa qualità e poco salutari, a scapito di prodotti genuini, freschi e appartenenti alla dieta mediterranea. Le famiglie italiane sprecano tanto cibo, facendo una spesa controproducente e dannosa per la salute.
La spesa dei consumatori è influenzata dalle logiche dei prezzi bassi, che spesso indicano prodotti poco genuini, ma anche logiche legate al consumo veloce, quindi prodotti alimentari già pronti, per evitare di cucinare o di preparare il pasto. Ma non solo, il report evidenzia anche le cattive dinamiche adottate dalle famiglie italiane, le quali acquistano troppi alimenti, senza consumarli.
Le famiglie acquistano troppo, sollecitando, tra l’altro, un mercato alimentare sofferente per via di allevamenti e colture intensivi. Molto del cibo acquisto, tra verdure e carne, finisce nella pattumiera. È importante sensibilizzare la popolazione ad adottare una spesa consapevole, non eccedendo con le quantità, acquistando solo prodotti genuini e di stagione, e che si devono consumare nel breve termine, e adottando soluzioni per mantenere freschi i prodotti.
Gran parte degli Italiani, infatti, dimentica i prodotti acquistati in frigorifero, lasciandoli andare a male, oppure cuoce troppa carne, non riuscendo a consumarla, mentre in pochissimi seguono un programma alimentare preciso. Infine, dando uno sguardo alla mappa degli sprechi, il Nord resta più virtuoso, mentre gli sprechi maggiori si segnalano al Sud. Naturalmente, oltre al cibo, si spreca anche tanta acqua.
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