Il Governo Meloni starebbe facendo delle rivalutazioni che riguardo l’Assegno Unico, il focus sarebbe proprio sull’ISEE.
In questo momento, il Governo Meloni starebbe facendo delle valutazioni che tirerebbero in ballo l’Assegno Unico. Al centro della discussione ci sarebbe l’obiettivo di una rimodulazione della misura cosicché possa essere resa ancora più sostenibile agevolando le casse dello Stato.
Una delle tante ipotesi riguarderebbe proprio l’ISEE e, nello specifico, potrebbe essere escluso dal poter percepire il beneficio chi non lo presenta. L’obiettivo sarebbe quello di intervenire durante la prossima Legge di Bilancio portando così all’introduzione di alcune modifiche.
Assegno Unico, il Governo valuta una rimodulazione
Al vaglio diverse ipotesi per una rimodulazione della misura Assegno Unico, l’obiettivo è quello di renderlo più sostenibile e al centro della discussione finisce proprio l’ISEE. Per chi non lo sapesse si tratta dell’Indicatore della situazione economica equivalente.
Ma ricordiamolo, al momento, anche chi non l’ha presenta può beneficiare dell’Assegno Unico, ma percependo solo la quota minima stabilita, ovvero 57 euro per figlio. Fra qualche tempo, però, le cose potrebbero non andare più in questo modo e il Governo potrebbe escludere dal beneficio chi non presenta la certificazione. In questo modo il beneficio potrà essere sfruttato solo da chi ha necessità. Questa sarebbe una delle decisioni che l’esecutivo starebbe valutando di inserire nella nuova Legge di Bilancio
L’ISEE al centro della questione
In altre parole, con queste novità, potrebbe esserci un restringimento dei beneficiari, così da avere una visione più completa e intervenire dove realmente c’è una situazione di bisogno. In questo modo e richiedendo l’ISEE verranno esclusi chi è in possesso di un reddito più alto. Inoltre, la percezione dell’Assegno Unico potrebbe essere esclusa dal calcolo ISEE, come accade adesso, permettendo alle famiglia di poter usufruire di altre agevolazioni.
Per chi non lo sapesse la misura è stata pensata per tutte le famiglie che hanno figli a carico fino a 21 anni, mentre non ci sono limiti d’età per i figli disabili. È bene ricordare che l’importo va da un minimo di 57 euro al mese sino a 199,4 euro, a tal proposito si tiene in considerazione delle condizioni economiche di ogni nucleo familiare.