Ci sono degli aspetti nuovi che dovrebbero contraddistinguere tutto quanto è annoverabile nell’ambito dei vari Bonus casa 2025 previsti. Cosa arriverà.
Bonus casa 2025, Giorgia Meloni aveva annunciato la fine dei “soldi regalati” e dei bonus dissennati. Ma questo non vuol dire che di aiuti non ce ne saranno. L’Esecutivo ha intenzione di seguire le direttive dell’Unione Europea in materia di tutela dell’ambiente mediante apposite politiche mirate. Il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti non inquinanti deve rappresentare la stella polare.
Ed in ambito edilizio in particolare questi due principi dovranno rappresentare la priorità. In questo ambito però si vuole tendere una mano anche alle famiglie con reddito basso, che a prescindere da questa o da quella bandiera politica hanno bisogno di un supporto economico. In tempi in cui il costo della vita sale ma gli stipendi, quelli no, è necessario fare qualcosa che coloro che hanno più difficoltà.
Il Superbonus 110% ha dato una mano a molti per potere rinnovare complessi abitativi e costruzioni varie. Ma ha presentato al contempo troppe zone grigie e che hanno addirittura agevolato degli illeciti. Questa cosa non dovrà capitare mai più. I nuovi Bonus casa per il 2025 avranno il fine di rinnovare infissi, cappotti termici, di installare riscaldamenti a pavimento e pompe di calore. Il tutto rispettando in pieno la legge.
Bonus Casa 2025, cosa potrebbe arrivare
Una statistica negativa, rappresentata dal 26% di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera da parte degli edifici residenziali, dovrà essere per forza di cose abbassata. Per fare si che ciò avvenga dovrà essere centrato anche l’obiettivo di una riduzione del 16% dei consumi energetici entro il 2030, come vorrebbe Bruxelles. Con questo tetto che dovrà arrivare ad una ulteriore riduzione del 22% per il 2035.
Per fare ciò, il Governo starebbe pensando di varare un progetto di tre anni in materia di incentivi edilizi. Ci dovrebbero essere a disposizione 2 miliardi di euro all’anno per le detrazioni legate alla implementazione degli impianti energetici. Mediante i vari Bonus casa oggi disponibili (Bonus mobili ed Ecobonus, n.d.r.) è possibile accedere ad un credito di imposta compreso tra il 50% ed il 65%. L’Ecobonus però potrebbe salire fino al 75% per lavori condominiali, confermando la precedente forbice di copertura per il resto. Per avere accesso ai Bonus casa previsti dal 2025 in avanti saranno presi in considerazione anche coloro che hanno un reddito basso e non sono interessati dalla copertura delle detrazioni IRPEF.
Il bonus, in queste situazioni, prenderà la forma di una sovvenzione statale. Quindi ci sarà una “biforcazione”, se vogliamo, con il Bonus casa 2025 che continuerà a prevedere le ben note detrazioni fiscali per i più abbienti. E che si tramuterà in sovvenzioni per i contribuenti con problemi di reddito. A cambiare dovrebbero essere pure le aliquote dei bonus, con una possibile maggiorazione proprio per le fasce economicamente più deboli. Mentre entro la fine di quest’anno dovrebbero sparire alcuni aspetti fin qui presenti e che avevano fatto discutere.