A volte assistiamo alle diatribe che si verificano riguardo a scontrini folli. Invece stavolta le cose vanno molto, molto diversamente.
“Gli scontrini della discordia” sono diventati famosi per il fatto di riuscire ad innescare dibattito e, molto spesso, anche polemiche. In una epoca in cui i social dominano ogni aspetto della quotidianità di chiunque, a prescindere dall’età e dal momento della giornata, era inevitabile che si facessero dei “reportage” fai da te esibendo la foto di uno scontrino come prova di un pagamento ritenuto esagerato per il conto al ristorante.
È capitato soprattutto ai turisti in visita in qualche grande città italiana di dover rimanere sbigottiti quando si è trattato di andare alla cassa. Prezzi esorbitanti per due caffè, per un tramezzino con una bottiglietta di acqua o per un pranzo a base di pesce. E sovrapprezzi quando è stato servito qualcosa che i clienti hanno diviso tra loro, o quando, in occasione di qualche festa, chi ha organizzato la festicciola ha portato la torta da casa per non comprarla dal ristorante stesso.
Tutte situazioni controverse che hanno creato delle discussioni e dei botta e risposta tra clienti ed esercenti. Questa volta però le cose sono andate in maniera molto diversa. Anche se alla fine pure in questa circostanza veniamo a sapere tutto quanto sempre dai soliti social. E c’è da restare a bocca aperta.
Scontrini folli, in questo caso si esagera con la convenienza
Una persona ha voluto condividere l’esperienza vissuta in quella che è la sua piacevole abitudine di trovare i posti dove si mangia bene e si spende poco. E questa volta il viaggio gastronomico lo ha portato a fare tappa a Casavecchia di Pieve Torina, ridente località situata in provincia di Macerata. La “sfida” vede come campo di scontro proprio l’area delle Marche. In tale occasione c’è stato un pranzo per nove persone a base in prevalenza di carne.
Il prezzo mostrato è stato di 246 euro, che diviso per i nove partecipanti fa 27 euro. Quando in altri posti con 27 euro forse si arriva a pagare per due pizze e per l’acqua. I pasti serviti a tavola hanno visto delle prelibatezze qual ravioli al tartufo, tagliata al tartufo, varie grigliate miste e poi dolci di vario tipo e caffè. Il tutto anticipato dagli antipasti.
Ed il “gastronauta” in questione ci ha tenuto a sottolineare due aspetti in particolare. Era tutto buonissimo, ed era tutto abbondantissimo. Qualcosa è avanzato e lui ed i suoi commensali hanno fatto bene a chiedere degli appositi contenitori per portare tutto quanto a casa. Ma anche a Torino ci sono ristoranti consigliatissimi da chi ha mangiato lì.